Speciale Il delitto di Garlasco
SI CERCA "IGNOTO 3"

Garlasco, acquisiti i registri della scuola frequentata da Sempio

Gli inquirenti sentiranno anche gli ex compagni e professori dell'allora 19enne, oggi nuovamente indagato per l'omicidio di Chiara Poggi. L'obiettivo è ricostruire la sua rete di amicizie

16 Lug 2025 - 13:15

Nuovi sviluppi nell'inchiesta sul caso di Garlasco. Gli investigatori diretti dal procuratore di Pavia Fabio Napoleone hanno acquisito i registri della scuola in cui Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, ha sostenuto l'esame di maturità nel 2007, anno del delitto. Verranno anche sentiti i suoi ex compagni professori per cercare di ricostruire la rete di amicizie dell'allora 19enne. L'obiettivo degli inquirenti è dare un nome a "ignoto 3", il profilo genetico sconosciuto ritrovato dopo 18 anni nella bocca della vittima. Non si esclude alcuna ipotesi: si valuta l'eventualità di una contaminazione o la presenza di un complice sulla scena del crimine.

I prossimi passi - A dare la notizia è il Corriere della Sera. Gli inquirenti convocheranno anche Alessandro Biasibetti (ora frate domenicano), Mattia Capra e Roberto Freddi - che sono già stati sentiti a marzo - per chiarire il giro di amicizie e locali frequentati da Sempio. Prosegue poi l'analisi del materiale sequestrato in casa dell'indagato: come scrive il quotidiano, Sempio non aveva pc ma "migliaia di fogli e scritti" che potrebbero aiutare a collegare nomi e contesti. Non solo: la scoperta del nuovo Dna, frutto di analisi recenti condotte sui reperti originali, ha riacceso l'attenzione su Michele Bertani, l'amico di Sempio morto suicida nel 2017.

Oltre 30 comparazioni - Dopo gli esiti dei nuovi esami sui campioni prelevati durante l'autopsia dal palato, dalla lingua e dalle altre pareti della cavità orale di Chiara Poggi, gli inquirenti ora vogliono capire chi sia venuto in contatto con quel pezzo di tessuto o con il corpo senza vita della 26enne. La comparazione, compresi i profili già prelevati, riguarderà almeno 30 persone. La conta fatta tra coloro che hanno già fornito il Dna (che è a disposizione della Procura) e coloro a cui va ancora prelevato: si va dai carabinieri che intervennero sulla scena del crimine e in sala autoptica, ai soccorritori (sebbene indossassero presidi di protezione) fino ai dipendenti delle pompe funebri. Una schiera di addetti ai lavori, insomma, su cui si dovrebbero concentrare gli approfondimenti dei pm, che non intendono tralasciare nessuno. Tra coloro che potrebbero essere sottoposti a tampone, ci dovrebbe anche essere chi si occupò di riesumare il corpo di Poggi per prendere le impronte dattiloscopiche. 

Le immagini della taverna di casa Poggi

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© Tgcom24  | La taverna di casa Poggi a Garlasco - Tgcom24
© Tgcom24  | La taverna di casa Poggi a Garlasco - Tgcom24
© Tgcom24  | La taverna di casa Poggi a Garlasco - Tgcom24

© Tgcom24 | La taverna di casa Poggi a Garlasco - Tgcom24

© Tgcom24 | La taverna di casa Poggi a Garlasco - Tgcom24

È già battaglia - Per alcuni, tra i consulenti delle parti, il nuovo Dna è "netto e con 22 marcatori". Per altri - come Marzio Capra, incaricato dai Poggi - è una "sotto traccia" molto esigua e contaminata lasciata "in sede di sopralluogo o di autopsia o di trasporto, ispezione, maneggiamento e custodia" del corpo di Chiara Poggi. I match finora effettuati, anche con i profili di Sempio e Alberto Stasi, hanno dato esito negativo.

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