Speciale Il delitto di Garlasco
DELITTO DI GARLASCO

L'impronta, i biglietti nella spazzatura, il malore (mai agli atti) durante l'interrogatorio: le ombre su Andrea Sempio

Gli elementi della Procura nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. La difesa: "Sempio frequentò anche le scale e la taverna di casa Poggi"

21 Mag 2025 - 11:36

Non c'è solo l'impronta trovata vicino al corpo senza vita di Chiara Poggi ad aggravare la posizione di Andrea Sempio, indagato nella nuova inchiesta sul delitto di Garlasco. Con il passare delle ore emergono nuovi elementi che farebbero sospettare dell'uomo, sebbene lui abbia sempre proclamato la sua innocenza. Secondo quanto scrive La Repubblica, il procuratore aggiunto Stefano Civardi e le pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza, titolari del fascicolo, hanno scoperto - ad esempio - che Sempio si sentì male davanti ai carabinieri durante l'interrogatorio del 4 ottobre 2008, il giorno in cui esibì lo scontrino del parcheggio, ma il malore non fu mai messo a verbale.

Il malore di Sempio mai messo a verbale

 A confermare l'accaduto sarebbero stati gli archivi del 118, da cui risulterebbe l'intervento di un'ambulanza per ben 40 minuti quel giorno per curare Andrea Sempio. Un calo di pressione all'inizio dell'interrogatorio. La circostanza del malore del nuovo indagato durante quell'interrogatorio è stata inconsapevolmente confermata dalla madre, Daniela Ferrari, in uno dei colloqui con la Iena Alessandro De Giuseppe. Un mancamento come quello che avrebbe avuto qualche giorno fa la stessa donna, mentre gli investigatori la incalzavano sulla sua amicizia con un vigile del fuoco di Vigevano che lei forse incrociò proprio la mattina del 13 agosto 2007.

I biglietti nella spazzatura

 Ma non solo. Il nuovo filone d'inchiesta si è basato su metodi come appostamenti notturni davanti a casa Sempio. Così nella spazzatura sarebbero stati trovati alcuni biglietti manoscritti con frasi che farebbero trapelare un chiaro turbamento, sebbene non vi siano riferimenti diretti all'omicidio di Chiara Poggi. Pezzi di carta, poi accartocciati e buttati, con parole che oggi sono al vaglio degli investigatori. Uno, in particolare, con la scritta "Ho fatto cose talmente brutte che nessuno può immaginare".

La difesa: "Sempio frequentò anche le scale e la taverna di casa Poggi"

 L'avvocatessa Angela Taccia, legale di Andrea Sempio, ha spiegato che il suo assistito "ha frequentato ogni angolo della casa, tranne la camera da letto dei genitori di Chiara e di Marco". Compresa, dunque, la taverna e le scale in fondo alle quali venne trovato il corpo di Chiara Poggi e dove, sulla parete destra, è stata repertata l'impronta del palmo di una mano attribuita da una nuova consulenza, disposta dai pm di Pavia, al 37enne.

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