A poche ore dal voto

Conclave 2025, il mistero sul cardinale Njue: "Mi hanno escluso" ma la sua diocesi lo smentisce

Il porporato africano afferma di non essere malato né invitato, ma l’arcidiocesi ribatte: "Non può viaggiare per motivi di salute"

06 Mag 2025 - 13:39
Il Cardinale John Njue © Ansa

Il Cardinale John Njue © Ansa

Il cardinale John Njue, unico porporato keniano ancora in vita, ha espresso sorpresa per la sua esclusione dal conclave che inizierà il 7 maggio 2025 (qui puoi seguire la diretta della vigilia). In un'intervista al quotidiano Daily Nation, Njue ha dichiarato: "Sinceramente non so perché sono stato escluso dal conclave, non capisco il motivo". Ha inoltre smentito le voci riguardanti problemi di salute, affermando di non aver ricevuto alcun invito ufficiale per partecipare all'elezione del nuovo pontefice. Il collegio dei cardinali aveva invece confermato l'assenza di due porporati proprio a causa delle non buone condizioni di salute.

La replica dell’arcidiocesi: "Non è in condizioni di viaggiare"

 In risposta, l'arcivescovo di Nairobi, Philip Anyolo, ha emesso un comunicato in cui afferma che il cardinale Njue è stato ufficialmente invitato a partecipare al conclave tramite la Nunziatura Apostolica in Kenya. Tuttavia, secondo Anyolo, le condizioni di salute di Njue non gli permetterebbero di affrontare il viaggio e le attività connesse al conclave.

Il mistero dell’età corretta "in extremis"

 Ulteriore elemento di ambiguità è il tema dell’età. I cardinali con più di 80 anni non possono partecipare al conclave. Per decenni, la data di nascita di Njue è stata indicata nel 1944, ma nel 2024 è stata ufficialmente modificata nel 1° gennaio 1946, a seguito di una sua segnalazione. Questo aggiornamento dell’anagrafe vaticana lo ha reso formalmente idoneo a votare. Ma secondo fonti interne alla Curia, l’età reale potrebbe essere ancora quella originaria, rendendolo in realtà non eleggibile. Anche un altro cardinale era stato al centro delle cronache per l'età "ritoccata". Il cardinale Philippe Ouédraogo nell'Annuario Pontificio 2024 risultava nato il 25 gennaio 1945, mentre nell'edizione del 2025 il 31 dicembre dello stesso anno. Undici mesi che fanno la differenza, considerando che chi ha più di 80 anni perde il diritto di voto in Conclave. 

Chi è John Njue: biografia del cardinale keniano

 Nato in Kenya, John Njue è stato ordinato sacerdote nel 1973 e ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo nella Chiesa africana. È stato presidente della Conferenza Episcopale del Kenya e nel 2007 è stato creato cardinale da Papa Benedetto XVI. Figura rispettata nel continente africano, è stato arcivescovo di Nairobi fino al 2021, anno in cui ha rassegnato le dimissioni per raggiunti limiti di età.

Le posizioni conservatrici di Njue su temi sociali e morali

 Njue è noto per le sue posizioni fortemente conservatrici su questioni morali e sociali. Si è espresso più volte contro l’aborto, i matrimoni omosessuali e le teorie di genere, attirando critiche da alcuni ambienti progressisti e consenso da larghi settori dell’episcopato africano. La sua linea tradizionalista lo ha reso uno dei punti di riferimento dell’ala conservatrice all’interno del collegio cardinalizio.

Njue e la sua gestione dell’arcidiocesi di Nairobi

 Durante il suo lungo mandato come arcivescovo di Nairobi, Njue ha promosso la costruzione di nuove parrocchie, investito nella formazione del clero e lottato contro la corruzione. Tuttavia, non sono mancate le controversie: alcune sue dichiarazioni pubbliche e prese di posizione su temi politici nazionali hanno generato dibattiti e reazioni contrastanti nel Paese.

Precedenti casi di cardinali esclusi da un conclave

 La vicenda del cardinale Njue non è un unicum nella storia recente della Chiesa. In passato, anche altri porporati non hanno potuto partecipare a conclavi per motivi di salute, età o difficoltà logistiche. Nel conclave del 2013, ad esempio, il cardinale indonesiano Julius Darmaatmadja fu costretto a rinunciare per problemi agli occhi, mentre nel 2005 il cardinale Jaime Ortega di Cuba fu escluso per un errore nella comunicazione della data di convocazione.

L'influenza dell’Africa nella Chiesa cattolica moderna

 Negli ultimi anni, l'Africa ha assunto un ruolo sempre più centrale all'interno della Chiesa cattolica. Con un numero crescente di fedeli e di vocazioni, il continente è diventato un bacino vitale per la Chiesa globale. Cardinali come Peter Turkson (Ghana), Wilfrid Napier (Sudafrica) e lo stesso John Njue hanno rappresentato la voce africana nei dibattiti dottrinali e pastorali. L’assenza di Njue dal conclave 2025 segna simbolicamente un vuoto in un momento chiave per il futuro del cattolicesimo mondiale.

I conclavi storici più controversi nella storia del Vaticano

 Il conclave è per definizione un evento riservato e regolato da norme severe, ma ciò non ha impedito che in passato emergessero tensioni e controversie. Il conclave del 1903, ad esempio, fu segnato dall'intervento dell'imperatore d'Austria che pose un veto contro l'elezione del cardinale Rampolla. Anche il conclave del 1978, quello che portò all’elezione di Papa Giovanni Paolo II, fu oggetto di indiscrezioni e ricostruzioni su pressioni esterne e alleanze interne. Il caso Njue, con la contraddizione tra le dichiarazioni personali e quelle ufficiali della diocesi, potrebbe aggiungersi alla lista dei conclavi più discussi.

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