Non solo Rexal Ford. Il 46enne arrestato in Grecia con l'accusa di aver ucciso la neonata (probabilmente sua figlia) e sospettato della morte della compagna, in Italia utilizzava un altro falso nome: su Facebook si faceva chiamare Matteo Capozzi
© Tgcom24
Non solo Rexal Ford. Francis Kaufmann, l'uomo arrestato in Grecia con l'accusa di aver ucciso la neonata di sei mesi trovata morta a Villa Pamphili a 200 metri dal corpo della madre, in Italia si faceva chiamare Matteo Capozzi. Il 46enne da quando si trovava nel nostro Paese aveva aperto un profilo Facebook con questo nome. Mentre indagano per accertare la dinamica della morte della compagna dell'uomo, Anastasia Trofimova, e della piccola Andromeda, probabilmente la figlia del 46enne (non si esclude la pista del duplice omicidio), pezzo dopo pezzo gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la vita di Kaufmann. Serpeggia un dubbio: si tratta di un impostore abituato a mentire e a cambiare identità o di una spia, in giro per il mondo per conto di un servizio di Intelligence? Ecco tutto ciò che non torna.
Kaufmann e Anastasia si sono conosciuti a Malta e lì sarebbero diventati genitori di Andromeda. La bimba, però, sarebbe nata in casa perché negli ospedali non c'è alcuna traccia che faccia risalire a lei. Da Malta, la coppia è sbarcata in Sicilia il 3 marzo tramite un catamarano (un trasferimento certo più costoso rispetto a un normale traghetto), per poi spostarsi a Roma. Nella Capitale, i due vivevano in tenda come dei clochard, ma pranzavano e cenavano in ristoranti costosi, pagando con la carta di credito. Al momento dell'arresto a Skiathos, l'uomo aveva con sè tre carte, tutte attive. È emerso anche che Kaufmann ricevesse mensilmente versamenti di denaro pari a 4mila euro da parte dei genitori. Se poteva permettersi di viaggiare tramite una barca privata e di pagare conti costosi al ristorante, perché allora Kaufmann viveva come un senzatetto?
Il 46enne diceva di essere uno sceneggiatore e millantava contatti con il mondo del cinema. È venuto fuori che nel 2020 Kaufmann, sotto la falsa identità di Rexal Ford, ottenne un finanziamento pubblico per un film mai prodotto. Gli investigatori sono convinti che la carriera cinematografica dell'uomo fosse tutta una bugia. Perché allora si spostava in giro per il mondo? E le sue identità false erano una copertura a quale scopo? Misteri su misteri a cui si aggiunge un altro dettaglio. Un amico della coppia conosciuto a Malta, il musicista Oskar Christian, a la Repubblica ha raccontato che Anastasia (da lui conosciuta come "Stella") era "un genio dell'informatica, una sorta di hacker".
Quel che è certo è che il cambio di identità da parte di Kaufmann avvenne nel 2019 quando lasciò la California per recarsi a Malta. Lì visse per tre anni cominciando a farsi chiamare Rexal Ford. Una delle ipotesi in campo è che l'uomo abbia deciso di cambiare identità per "ripulirsi" dai suoi precedenti penali. Infatti, negli Usa, venne arrestato cinque volte per violenza domestica e aggressioni. L'uomo scontò anche 120 giorni di carcere per un'aggressione con un'arma letale. L'alternativa che si fa spazio è che la creazione di una nuova identità sia stata agevolata da persone di potere per tutelare Kaufmann. Si spiegherebbe così il fatto che il passaporto dell'uomo, che riporta il nome di Rexal Ford, sia risultato autentico. Tante domande, tanti dubbi, a cui gli inquirenti sperano di dare presto una risposta.