Una vecchia conoscenza dell'indagato, il cameraman irlandese Paddy Barron, ha raccontato che i genitori pagavano il figlio "come parte di un accordo privato per tenerlo lontano da casa loro"
Si arricchisce ogni giorno di nuovi misteriosi particolari la storia di Francis Kaufmman, l'uomo arrestato sull'isola di Skiathos e accusato di essere il presunto killer della neonata trova morta a Villa Pamphili a Roma il 7 giugno, a 200 metri di distanza dal corpo della madre (non si esclude la pista del duplice omicidio). Gli investigatori, in attesa di analizzare i tre telefoni dell'indagato sequestrati in Grecia, hanno accertato che il 46enne non è un clochard. Lo dimostra la sua situazione finanziaria. "Si accampava ma pranzava e cenava nei ristoranti del quartiere, con conti da centinaia di euro", scrive la Repubblica. Gran parte dei soldi con cui "strisciava" le sue tre carte di credito gli venivano inviati mensilmente dai genitori.
"Riceveva un pagamento mensile dai suoi genitori tra i 5.000 e i 6.000 dollari come parte di un accordo privato per tenerlo lontano da casa loro", è quanto scrive il Messaggero, riportando le parole di una vecchia conoscenza dell'uomo, il cameraman irlandese Paddy Barron. Kauffman aveva chiesto a Barron un supporto per girare una commedia. Nei loro scambi di mail si firmava Rex (da Rexal Ford, il finto nome che ha usato dal 2019). Il cameraman ha spiegato che in un primo momento aveva creduto al 46enne, per poi capire che si trattava di un "truffatore mantenuto dalla famiglia lontano dagli Stati Uniti".
Non solo pranzi e cene costosi al ristorante. Le disponibilità economiche dell'uomo sono provate anche dagli spostamenti. Dal 2019 ha girato il mondo (Russia, Nuova Zelanda, Islanda, Inghilterra e Malta). Proprio a Malta probabilmente ha conosciuto la ragazza russa trovata morta a Villa Pamphili e con lei ha abitato per mesi sull'isola, conducendo una vita agiata. E lì sono diventati genitori della bimba. Poi la fuga improvvisa in Italia, dove sono arrivati tramite una barca privata (sicuramente più costosa di un traghetto) che è sbarcata in Sicilia. Da lì hanno raggiunto Roma, hanno dormito probabilmente in alcuni b&b riuscendo a non farsi registrare e, infine, si sono accampati a Villa Pamphili.