Per la "prima messa ufficiale" di Leone XIV in San Pietro sono attesi capi di Stato e di governo, re e regine. E spiccano alcune assenze importanti
© Vatican news
Sono oltre 200 le delegazioni ufficiali straniere attese domenic in Piazza San Pietro per la messa di intronizzazione di Papa Leone XIV. E 250mila pellegrini arriveranno per la "prima messa ufficiale" di Robert Francis Prevost come vescovo di Roma. A garantire la sicurezza, 6.000 agenti delle forze dell'ordine e circa mille volontari. Ma chi ci sarà nelle prime file a Roma tra i capi di Stato e di governo, re e regine di tutto il mondo? E chi invece darà forfait (e con quali motivazioni)? L'elenco è ormai completo, salvo cambiamenti per imprevisti dell'ultimo minuto.
A rappresentare l'Italia non mancherà certamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato come sempre dalla figlia Laura. Garantite le presenze della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dei presidenti di Senato e Camera Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana. Annunciati anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso. Insomma, tutte le più alte cariche dello Stato italiano, già presenti anche al funerale di Papa Francesco.
Per quanto riguarda le delegazioni straniere, è esclusa la partecipazione del presidente Usa Donald Trump: la Casa Bianca ha già annunciato che il tycoon è impegnato nel suo tour in Medio Oriente. Ma Trump stesso non è nuovo a sorprese dell'ultim'ora. Comunque sia, al momento la delegazione ufficiale statunitense sarà guidata dal vicepresidente JD Vance e il Segretario di Stato Marc Rubio, entrambi cattolici. Tra i leader europei, non è esclusa la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky accompagnato dalla moglie Olena. Dopo essere stato presente ai funerali di Papa Francesco, Zelensky vorrebbe omaggiare anche Papa Leone XIV: domenica i colloqui di pace in Medio Oriente con i russi potrebbero essere già abbondantemente conclusi. E proprio la Russia non ha annunciato alcuna presenza in piazza San Pietro. Presenti invece il presidente francesce Emmanuel Macron con la moglie Brigitte, il primo ministro brittanico Keir Starmer e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. In dubbio il neo cancelliere tedesco Friedrich Merz, che sostituirebbe il predecessore Olaf Scholz, che era presente ai funerali di Bergoglio il 26 aprile scorso. Tra gli altri, presenti il presidente israeliano Isaac Herzog, il neo-premier canadese Mark Carney e il presidente libanese Joseph Aoun. Ha già dato forfait, invece, il presidente argentino Javier Milei: domenica ci saranno le elezioni amministrative a Buenos Aires e lui non vuole mancare.
Discorso a parte meritano re e regine, principi e principesse. Da Buckingham Palace fanno sapere che Carlo e il figlio William (che invece era presente ai funerali di Bergoglio) salteranno la cerimonia di insediamento di Papa Leone XIV: saranno rappresentati dal principe Edoardo, figlio minore di Elisabetta II e fratello dell'attuale sovrano probabilmente affiancato dalla moglie Sophie. L'assenza di Carlo è una questione di protocollo: secondo l'etichetta, il re non è tenuto a partecipare ai funerali o alle cerimonie di insediamento dei capi di Stato. Saranno sicuramente presenti i rappresentati dei regni ufficialmente cattolici, come Felipe e Letizia di Spagna, Filippo e Matilde del Belgio, Alberto e Charlene di Monaco: peraltro, queste regine godono del privilegio di potersi vestire di bianco in presenza del Papa, proprio in quanto regine ufficialmente cattoliche. Diverso discorso, invece, per le altre regine che saranno presenti in piazza San Pietro, tenute al nero in segno di rispetto: tra loro ci saranno Maria Teresa del Lussemburgo ad accompagnare il marito Guglielmo e Maxima d'Olanda accanto al marito (anche lui) Guglielmo. La casa reale svedese, infine, sarà rappresentata dall'erede al trono Victoria. Invitata anche Marina Doria (anche lei gode del "privilegio del bianco"), ma la vedova di Vittorio Emanuele di Savoia ha annunciato che non potrà partecipare.