Da "Un americano a Roma" a "La fossa del Leone", i titoli dei giornali sull'elezione di Prevost
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Robert Francis Prevost ha studiato alla Villanova University. Un inedito per la storia della Chiesa
Robert Francis Prevost, papa Leone XIV © X
Leone XIV ha già tanti primati: è il primo Papa statunitense (con cittadinanza peruviana), è il primo Papa agostiniano, è il primo Papa che ha letto il primo discorso al mondo dalla Loggia di San Pietro ed è anche il primo Papa laureato in matematica.
Robert Francis Prevost, infatti, nel 1977 si laurea in Matematica alla Villanova University, in Pennsylvania, unica università cattolica agostiniana degli Stati Uniti. Vi entra dopo aver studiato nel Seminario minore dei Padri agostiniani. Studia anche Filosofia e il 1° settembre dello stesso anno, a Saint Louis, entra nel noviziato dell'Ordine di Sant'Agostino (Osa), nella provincia di Nostra Signora del Buon Consiglio di Chicago. Il 29 agosto 1981 pronuncia i voti solenni e l'anno successivo, il 19 giugno viene ordinato sacerdote, portando con sé la sua altissima preparazione scientifica. Accanto a questa, Prevost ha anche un'alta formazione filosofica e teologica. Ma è la laurea in Matematica che, forse, è stato un elemento in più perché i cardinali lo scegliessero per diventare Papa: in un'epoca che sarà sempre più dominata dall'intelligenza artificiale e dalla bioetica, una formazione scientifica può sempre tornare utile.
Se Papa Leone XIV è il primo Pontefice matematico, non è comunque il primo Papa scientifico. Lo stesso Francesco aveva una formazione chimica, anche se solo da perito: Jorge Mario Bergoglio si era diplomato come tecnico industriale in Argentina. Prima di diventare gesuita, aveva anche lavorato in un laboratorio ed era stato assistente di ricerca. Questo background ha forse favorito la sua apertura al linguaggio della scienza, soprattutto sul cambiamento climatico.
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Ed è comunque vero che tanti Papi si sono distinti per l'attenzione al mondo della scienza. Qualche esempio? Pio XII (1939-1958) fu il primo Papa ad accettare pubblicamente la teoria del Big Bang come compatibile con la fede cattolica, appoggiandosi alle idee del sacerdote e cosmologo belga Georges Lemaître, uno dei padri della teoria. Più indietro ancora, Benedetto XIV (papa dal 1740 al 1758) promosse gli studi di medicina, istituì osservatori astronomici e fu tra i primi a consultare scienziati su questioni etiche e naturali: una grande innovazione per l'epoca. Oppure Gregorio XIII, che nel 1582 riformò il calendario, che da allora si chiama appunto gregoriano: affidò i calcoli all'astronomo gesuita Cristoforo Clavio. E il suo calendario lo usiamo ancora oggi.