Il settimanale "Gente" analizza il post pubblicato da Michele Bertani su Facebook poco prima di togliersi la vita. Il modo in cui è scritto celerebbe un messaggio in ebraico
L'enigmatica frase pubblicata su Facebook poco prima di morire da Michele Bertani, l'amico di Andrea Sempio suicidatosi nel 2016, è stata decrittata. Lo ha riportato "Gente. A due settimane dalla condanna definitiva di Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi, Bertani aveva citato sui social la strofa di una canzone dei Club Dogo: "La Verità Sta Nelle CoSe Che NeSSuno sa!!! la Verità nessuno mai te la racconterà". Secondo il settimanale, eliminando le lettere maiuscole, le lettere minuscole rimaste, "a eria' ta elle oe he euno sa", trasmutate nell'alfabeto ebraico, formano la frase che tradotta in italiano recita: "C'era una ragazza lì che sapeva".
Su Facebook Bertani era Mem He Shin, un nickname che, nella mistica ebraica e nella Cabala, richiama il Quinto nome di Dio. "Gente" ha poi rivelato anche che Bertani, nel 2007, avrebbe avuto a disposizione un'auto nera simile a quella vista da un testimone il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi.
Tra le foto postate da Bertani su Facebook ce n'è una in cui compare appoggiato a un'auto nera, una Golf immatricolata nel 2004 che il giovane avrebbe avuto a disposizione da patentato. Di una macchina nera parcheggiata la mattina del delitto vicino casa Poggi c'è traccia nei verbali. Marco Muschitta, il testimone all'epoca considerato inattendibile, sostenne di aver visto in via Pascoli "una macchina in sosta sulla sinistra, macchina di cui non ricordo il modello, di colore scuro (vale a dire nera, o grigio scuro o blu). Se non sbaglio era in sosta in un piccolo spiazzo che c'è sulla sinistra proprio per parcheggiare le auto. L'auto era parallela alla strada, mi sembra che il muso fosse rivolto verso via Pavia. L'auto era una media, non piccola né grossa. Non ho visto persone". Muschitta ritrattò tutto il giorno stesso, ma a lungo si è parlato erroneamente di un Suv, mentre probabilmente si trattava della vettura ritratta nella foto di Bertani.