Speciale Il delitto di Garlasco
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Delitto di Garlasco, l'ex magistrato che confermò la condanna di Stasi "Decisione al di là di ogni ragionevole dubbio"

"L'unica persona che in quel momento era raggiunta da un numero sufficiente di elementi di carico era l'imputato dell'epoca, cioè Stasi", commenta Maurizio Fumo a "Dritto e Rovescio"

30 Mag 2025 - 11:50
 © Da video

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Nell'ambito della nuova fase investigativa della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco, "Dritto e Rovescio" ha raccolto in esclusiva le parole di Maurizio Fumo, ex magistrato e Presidente della quinta sezione della Corte di Cassazione che, nel dicembre 2015, condannò in via definitiva a sedici anni di carcere Alberto Stasi, riconoscendolo responsabile dell'omicidio di Chiara Poggi.

"La seconda Corte di Assise d'Appello di Milano ha ritenuto che gli elementi a carico dell'imputato fossero sufficienti per affermare la responsabilità al di là di ogni ragionevole dubbio", esordisce Maurizio Fumo, intervenuto per la prima volta davanti alle telecamere.
Quindi, precisa: "La decisione è presa al di là di ogni ragionevole dubbio quando un'eventuale ipotesi alternativa è talmente fantasiosa, è talmente improbabile, è talmente fuori dalla realtà, che con tranquillante certezza la si può escludere. L'unica persona che in quel momento era raggiunta da un numero sufficiente e tranquillante di elementi di carico, di indizi, era l'imputato dell'epoca, cioè Stasi".

"Abbiamo ritenuto fantasiosa una parte (della difesa di Stasi, ndr) nel momento in cui andavano a suggerire, per altro in maniera anche piuttosto generica, delle ipotesi alternative. Ipotesi che vedo che adesso stanno di nuovo saltando fuori e vedremo", prosegue ancora l'ex magistrato.

E quando gli viene chiesto se il suo giudizio su Alberto Stasi sia vacillato di fronte ai recenti sviluppi sul caso, Fumo afferma: "Per ora no. Per quello che leggo e capisco, in questo momento si tratta di ipotesi, ipotesi in astratto possibili. Ma mi chiedo poi quale possa essere il fondamento, la dimostrabilità di queste ipotesi".
E conclude: "Non saprei dire quale di queste ulteriori ipotesi, perché mi pare che ne sia stata fatta più di una e già questo è un fatto abbastanza sintomatico, mi convince di più".

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