Le parole del legale

Delitto di Garlasco, l'avvocato di Stasi: "Sono convinto che su quella scena abbiano agito più persone"

A "Pomeriggio Cinque" le parole del legale Antonio De Rensis

28 Mag 2025 - 19:25
 © Da video

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Il caso del delitto di Garlasco continua a infittirsi. La Procura di Pavia ha aperto una nuova fase investigativa tra immagini inedite, impronte anomale e nuove perizie. A "Pomeriggio Cinque" l'avvocato di Alberto Stasi Antonio De Rensis commenta questa nuova fase, soffermandosi in particolare sull'impronta 33.

Le parole del legale

 "Sulle dita della povera Chiara c'è solo il dna di Sempio, nonostante la ragazza abbia usato la sera prima il computer di Alberto per scaricare le foto della vacanza di Londra e quindi la tastiera dove Alberto aveva lavorato quella sera stessa. Però si dice che è stato trasferito dalla tastiera del computer usato, nella migliore delle ipotesi 12 giorni prima", spiega ai microfoni del programma di Canale 5 l'avvocato di Alberto Stasi Antonio De Rensis. E aggiunge: "Quella traccia sul muro, adesso vediamo se si troverà materiale biologico, ha delle caratteristiche attribuibili a Sempio senza ombra di dubbio, ricordo che tra i firmatari c'è il comandante della sezione impronte dei Ris di Roma. Ma è la posizione innaturale di quella mano che confligge con una normale discesa di un ragazzo giovane in una scala, difficilmente ci si appoggia in quel modo. Ovviamente questa è logica probabilistica e non è scienza esatta, aspettiamo le risultanze delle indagini".

"Ho compreso, dalle domande che ci sono state fatte durante gli interrogatori, che gli inquirenti hanno idee, percorsi e obiettivi molto precisi. Questa è tutto, fuorché un'indagine basata su un'idea", prosegue il legale di Stasi. In merito all'ipotesi di un possibile concorso di omicidio, De Rensis spiega: "È processualmente provato, al di là di ogni ragionevole dubbio, che i due non si sono mai conosciuti. Ma c'è in concorso con altri. Io sostengo dal primo giorno che su quella scena abbiano agito, a vario titolo e con vari ruoli, più persone. Io credo, quindi, che qui siamo all'inizio di un percorso".

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