Speciale Il delitto di Garlasco
La testimonianza

Delitto di Garlasco, la mamma di Sempio: "È innocente, ma avrà un'immagine sporca per sempre"

A "Morning News" l'intervista esclusiva alla madre dell'indagato nella nuova inchiesta per l'omicidio di Chiara Poggi

30 Lug 2025 - 12:20
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Mentre proseguono le nuove indagini sul delitto di Garlasco con continui sviluppi, la mamma di Andrea Sempio, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, ha deciso di rompere il silenzio e di difendere apertamente il figlio. La donna ai microfoni di "Morning News" ha scelto di raccontare cosa sta passando la sua famiglia in questi mesi e ha voluto ribadire l'innocenza di Andrea.

Le parole della mamma di Sempio

 "Stavo guardando la televisione e sono uscita di casa di mia iniziativa e sono venuta qui davanti perché sono stufa di sentire tante cose non vere dette dalle televisioni e da alcuni giornali, senza che vengano fatte le opportune verifiche", spiega Daniela, mamma di Andrea Sempio, ai microfoni del programma di Canale 5.

La donna prosegue la testimonianza rispondendo su vari punti dell'indagine. Primo tra tutti l'impronta 33 che, secondo i consulenti di Alberto Stasi, sarebbe attribuibile proprio di Andrea Sempio. "Quello che dicono i legali di Stasi dovrà essere verificato. Che ci sia sudore o sangue non lo possiamo sapere, ma una cosa sicura è che mio figlio non può aver lasciato impronte di sangue nella casa dei Poggi perché mio figlio non è andato in casa loro ad ammazzare Chiara Poggi", spiega la mamma di Sempio.

E aggiunge: "Poi che ci sia un'impronta di sudore sua può essere, perché ha frequentato quella casa. Ma l'impronta di mio figlio c'è solo in quella parte della casa e da nessuna altra parte?".

Altro elemento chiave è la questione che riguarda lo scontrino fiscale che attesterebbe la sua presenza a Vigevano la mattina del delitto. "Questa cosa l'ho già raccontata diverse volte, due volte ai carabinieri. Io sono uscita di casa perché dovevo andare a Gambolò (in provincia di Pavia, ndr) in un negozio, che era chiuso, per far fare dei telecomandi. Sono tornata a casa, sono rientrata alle 10 meno 10 e questo l'ho raccontato, perché, quando sono entrata, ho guardato l’orologio in cucina. Mio figlio, che era in casa, ha preso le chiavi della macchina, è uscito ed è andato a Vigevano. Io a Vigevano non ci sono mai andata, non ho fatto nessuno scontrino, non ho mai dato nessuno scontrino a mio figlio e lo scontrino se l'è fatto lui. Tutto il resto sono solo delle grandissime bufale", racconta la donna.

E aggiunge: "Lo scontrino l'ha trovato mio marito e, come abbiamo già detto, ho deciso di tenerlo io perché negli anni '86-'87 ho lavorato in un carcere di massima sicurezza come vigilatrice penitenziaria e le detenute, quando ti parlavano dei loro guai giudiziari, dicevano di pararsi il fondoschiena qualunque cosa succeda. Ammazzano un'amica di mio figlio a Garlasco, io trovo uno scontrino che dice che mio figlio, che ha 19 anni e che frequenta quella casa, si trova a Vigevano. La cosa più ovvia che mi è venuta in mente, magari anche sbagliando, è stata quella di conservare lo scontrino: l'ho preso io, l'ho messo in una busta di plastica e l'ho messo in un cassetto".

Dopo aver raccontato come ha trascorso quella mattinata, la mamma di Andrea Sempio ricorda cosa aveva fatto il figlio in quelle stesse ore: "Io mi sono alzata al mattino, mio figlio era in casa, e gli ho detto che sarei uscita prima io e poi che sarebbe andato lui a Vigevano, visto che voleva andare in libreria. Sono rientrata a casa alle 10 meno 10, gli ho dato le chiavi della macchina, lui ha preso, è uscito e dopodiché è andato a Vigevano. Quando è tornato è passato dalla nonna e poi mi sono ricordata, tramite i tabulati, di aver fatto una chiamata verso le 12 per chiedergli se tornava a casa per mangiare. Lui mi ha risposto che era dalla nonna e che stava per tornare a casa. È tornato a casa con gli stessi vestiti con cui è uscito, perfettamente pulito, e di certo non sembrava uno che è andato a fare un omicidio un'ora prima".

"Sono convinta che Andrea mi abbia raccontato la verità e né io né mio marito stiamo cercando di dare l'alibi a mio figlio, abbiamo sempre detto la verità. Io mi auguro che questa nuova indagine serva a tirar fuori, definitivamente mio figlio da questa storia. Comunque ne uscirà, mio figlio un'immagine sporca addosso se la terrà sempre, perché gli imbecilli che continueranno a credere che sia colpevole ci saranno sempre. Andrea è innocente, non so più come dirlo, non è mai entrato ad ammazzare Chiara Poggi", conclude la donna.

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