L'agitazione proclamata dalla Cgil contro la Manovra iinteresserà tutti i settori pubblici e privati
© Ansa
Lo sciopero generale della Cgil proclamato per venerdì 12 dicembre interesserà tutti i settori, pubblici e privati, per l'intera giornata. L'agitazione è stata indetta contro la Manovra finanziaria, definita "ingiusta". A rischio trasporti, scuola e servizi sanitari. Ecco gli orari della mobilitazione e le fasce di garanzia per i trasporti.
Lo sciopero coinvolgerà tutto intero panorama lavorativo, toccando sia le attività pubbliche sia quelle private, comprese le realtà in appalto e i servizi di supporto. Nelle aree soggette agli obblighi previsti dalla Legge 146/1990, resteranno comunque operative le funzioni considerate imprescindibili, secondo quanto stabilito dalle specifiche normative di settore.
L'adesione del personale scolastico (docenti e Ata) potrebbe causare la sospensione delle lezioni, orari rimodulati e servizi ridotti per mense e post- scuola. Coinvolti anche gli altri lavoratori pubblici, dalla sanità alla Pa. Lo sciopero dei vigili del fuoco prevederà un fermo di quattro ore senza penalizzazioni economiche. I lavoratori turnisti si fermeranno dalle 9 alle 13, mentre chi opera con orario ordinario o in mansioni amministrative incrocia le braccia per l'intero turno quotidiano.
Lo sciopero coinvolgerà tutto il personale del trasporto ferroviario. La mobilitazione parte da mezzanotte e dura fino alle 21 di venerdì 12 dicembre. Sono garantiti i treni a lunga percorrenza secondo gli accordi con le aziende (Trenitalia, Ntv, ecc). Per il trasporto regionale di Trenitalia, Trenitalia Tper e Trenord, sono garantiti i servizi essenziali previsti in caso di sciopero nei giorni feriali dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle ore 21.
Il Gruppo Fs Italiane ricorda che gli effetti in termini di cancellazioni e ritardi potranno verificarsi prima dell'orario di agitazione sindacale e potranno protrarsi anche dopo. Trenitalia invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione.
Le modalità dello sciopero cambiano a seconda del territorio. A Milano l'Atm ha fatto sapere che i collegamenti potrebbero non essere garantiti dalle 8.45 alle 15. La funicolare Como-Brunate potrebbe non essere garantita dalle 19:30 fino al termine del servizio. A Venezia, Actv garantirà i servizi minimi di navigazione e alcune corse di nave traghetto, mentre per il servizio automobilistico e tranviario verranno garantite tutte le corse in partenza dal capolinea a partire dalle 6 e fino alle 8:59 e a partire dalle 16:30 fino alle 19:29.
A Torino, Gtt (Gruppo torinese trasporti) ha previsto alcune fasce di garanzia: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15 per il servizio urbano-suburbano, la metropolitana, assistenti alla clientela e personale addetto ai centri servizio cliente; per il servizio extraurbano e il servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè-Ceres), i mezzi viaggeranno da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30.
A Genova lo sciopero sarà dalle 9 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio; a Bologna dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio; a Firenze lo sciopero sarà dalle 8.15 alle 12.30 e dalle 14.30 a fine servizio; a Napoli dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio (il personale Eav della Circumvesuviana sciopera dalle 8.30 alle 16.30 e dalle 19.30 a fine servizio); a Bari dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio (il personale delle Ferrovie Sud Est sciopera dalle 8 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio); a Cagliari dalle 9.30 alle 12.45, dalle 14.45 alle 18.30 e dalle 20.30 a fine servizio; a Palermo dalle 8.30 alle 17.30 e dalle 20.30 a fine servizio.
A Roma, il personale Atac è esentato dallo sciopero.
Scioperano per tutte le 24 ore gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas (garantiti i servizi minimi funzionali alla sicurezza della circolazione stradale), così come i lavoratori del trasporto merci e logistica (garantiti i trasporti di beni e prodotti essenziali), appalti ferroviari (addetti alla pulizia di treni, stazioni, uffici, servizi accessori, ristorazione, accompagnamento treni notte). Per gli scuolabus, il personale sciopera per il solo servizio di ritorno dall'istituto scolastico.
Nei porti i lavoratori si fermano per un'intera prestazione giornaliera. Lo sciopero sarà effettuato garantendo i servizi minimi indispensabili. Nel trasporto marittimo, nei collegamenti con le isole maggiori ritardi di 24 ore alla partenza della nave (a esclusione di linee e servizi essenziali); nei collegamenti con le isole minori sciopero dalle 00.01 alle 24 (a esclusione di linee e servizi essenziali).
Per i taxi sciopero di 24 ore, articolato all'interno dei turni, garantendo i servizi minimi.
Non solo il personale Atac a Roma. Sono esentati dall'adesione allo sciopero l'igiene ambientale, il personale del ministero della Giustizia e l'intero trasporto aereo.
Lo sciopero è stato proclamato "per cambiare il ddl Bilancio che peggiorerà le condizioni di vita e di lavoro delle persone colpendo lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, giovani e donne", nonché "per chiedere lo stop al riarmo e investimenti su sanità, istruzione, non autosufficienza e politiche abitative e sociali" e "per una vera riforma fiscale che introduca una tassazione progressiva su tutti i redditi, prendere i soldi da grandi ricchezze ed evasione, fermare una flat tax generalizzata e i condoni, restituire a lavoratori e pensionati il drenaggio fiscale e introdurre un meccanismo di indicizzazione all’inflazione dell'Irpef (scaglioni, detrazioni, trattamento integrativo, ecc.)".
Lo sciopero è stato proclamato anche per "aumentare le risorse per sostenere i rinnovi dei contratti pubblici e privati estendendo la tassazione degli incrementi salariali per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori e una vera riforma delle pensioni che superi la legge Fornero e introduca una pensione di salvaguardia per giovani e precari", e "per chiedere di assumere provvedimenti e investimenti diretti a rilanciare le politiche industriali e del terziario per contrastare le delocalizzazioni, creare nuovo lavoro e dare seguito a una vera strategia di sviluppo per il Paese e per il Mezzogiorno". La mobilitazione è stata indetta per "per salvaguardare l'occupazione, sostenere un piano straordinario di assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, contrastare la precarietà dei contratti di lavoro, contrastare gli appalti non genuini e il subappalto a cascata, investire e tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro".