Una ferita mai rimarginata

Delitto di Garlasco, la famiglia Poggi sulle perquisizioni a Sempio: "Ipotesi stravaganti, si ignorano le sentenze"

Il legale Francesco Compagna contesta alla Procura di Pavia di aver rilanciato piste già smentite, esponendo i familiari a nuove sofferenze

14 Mag 2025 - 17:02

Il nuovo capitolo dell'inchiesta sul delitto di Garlasco accende la protesta della famiglia di Chiara Poggi. A distanza di quasi vent'anni dall'omicidio che sconvolse l'Italia, i parenti della giovane uccisa si dicono sconvolti per la riapertura delle indagini e per le recenti perquisizioni effettuate a carico di Andrea Sempio. Per loro, si tratta di un'azione che non solo ignora quanto stabilito nei processi precedenti, ma che rischia di trasformare la verità giudiziaria in una narrazione infinita, dolorosa e destabilizzante.

La rabbia della famiglia Poggi

 "La famiglia Poggi è rimasta ancora una volta basita per quanto sta accadendo", afferma Compagna, sottolineando come gli inquirenti, pur avendo ampio potere in fase di indagini, non possano collocarsi al di sopra della giurisdizione, ignorando quanto accertato in un giusto processo. Il legale critica inoltre la diffusione immediata di queste nuove ipotesi sugli organi di stampa, che espone nuovamente i familiari di Chiara a sofferenze indicibili. "Il rispetto per le persone coinvolte in una così tragica vicenda richiederebbe un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori e nella tutela della riservatezza degli eventuali accertamenti ritenuti opportuni", aggiunge Compagna.

Garlasco, perquisizioni a casa Sempio: si cerca la presunta arma del delitto in un canale

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© Ansa  | Perquisizioni dei carabinieri a casa di Andrea Sempio e dei genitori
© Ansa  | Perquisizioni dei carabinieri a casa di Andrea Sempio e dei genitori
© Ansa  | Perquisizioni dei carabinieri a casa di Andrea Sempio e dei genitori

© Ansa | Perquisizioni dei carabinieri a casa di Andrea Sempio e dei genitori

© Ansa | Perquisizioni dei carabinieri a casa di Andrea Sempio e dei genitori

Riapertura delle indagini: perquisizioni e nuove ipotesi

 La Procura di Pavia ha disposto nuove perquisizioni nelle abitazioni di Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, e in quelle dei suoi familiari e conoscenti. Sono stati sequestrati dispositivi elettronici e oggetti personali, e i carabinieri hanno anche ispezionato un terreno alla ricerca dell'arma del delitto mai trovata. La Procura di Pavia ha recentemente riaperto le indagini sull'omicidio di Chiara Poggi, concentrandosi su Andrea Sempio. Il 14 maggio 2025, i carabinieri hanno effettuato, dei suoi genitori e di due suoi amici, sequestrando pc e telefonini. Le indagini si sono estese anche a un terreno a Tromello, dove si ipotizza possa trovarsi l'arma del delitto mai ritrovata.

Il legale Compagna: "Rispettare le sentenze"

 "Il nostro ordinamento attribuisce alle Procure un amplissimo potere in fase di indagini – ha spiegato Compagna – ma non per questo gli inquirenti possono collocarsi al di sopra della giurisdizione, ignorando quanto accertato in un giusto processo." Il penalista ha sottolineato come queste nuove ipotesi, non solo prive di basi concrete, vengano divulgate rapidamente alla stampa, alimentando una spirale di sospetti e dolore per chi ha già subito la perdita di una persona cara. I nuovi accertamenti si basano proprio sul rilevamento di materiale genetico "perfettamente sovrapponibile" al dna di Sempio su due unghie della vittima, secondo la relazione dei consulenti della Procura di Pavia, Carlo Previderè e Pierangela Grignani.

La posizione dei familiari: "Sofferenze inutili e ingiuste"

 La famiglia Poggi si è costituita parte offesa nel nuovo procedimento, nel tentativo di tutelare la memoria di Chiara e difendere la verità già sancita dalla giustizia. "Il rispetto per le persone coinvolte in una così tragica vicenda – ha concluso Compagna – richiederebbe un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori e nella tutela della riservatezza degli eventuali accertamenti ritenuti opportuni." I Poggi chiedono che venga posto un limite alla continua riesumazione di piste scartate e teorie inconsistenti, affinché la giustizia non diventi un meccanismo che infligge ulteriori ferite anziché sanarle. I genitori di Chiara Poggi in una intervista aveva già ribadito il loro pensiero: "L'unico colpevole è Alberto Stasi, Sempio è innocente". Nel frattempo, la gip ha autorizzato un incidente probatorio per nuove analisi genetiche.

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