Il padre, 52 anni, era in compagnia del figlio di 6: "Sono finito a terra e sono stato preso a calci in pancia". Indaga la Digos
Una famiglia francese di religione ebraica - padre di 52 anni e figlio di 6 anni - è stata aggredita e insultata all'autogrill Villoresi Ovest, nei pressi di Milano, per il fatto di indossare una kippah. In un video, girato dal padre e circolato sui social, si vedono alcune persone rivolgersi ai due dicendo: "Palestina libera, qua non siamo a Gaza. Assassini, prima o poi andrete all'inferno". Il 52enne ha anche denunciato di essere stato colpito con calci alla pancia dopo essere finito a terra. La Digos indaga per risalire all'identità degli aggressori.
Sono le 20.30 circa di domenica 27 luglio. Elie, 52enne francese, si trova in autogrill sull'Autostrada dei Laghi, a circa 20 chilometri da Milano. Sta rientrando dopo una gita sul lago Maggiore con il figlio di 6 anni. Indossano la kippah, tipico copricapo dei fedeli di religione ebraica: un dettaglio che attira l'attenzione degli altri viaggiatori. Secondo la ricostruzione, intorno a Elie e il figlio si raduna un gruppo di persone, circa una decina. Le minacce si sommano, il padre comincia a riprendere con il cellulare. Poi si sposta verso il bagno, motivo per cui si era fermato in autogrill. Il gruppetto lo aspetta fuori, cerca di fargli cancellare il video. Lui resiste, ma viene nuovamente aggredito: cade a terra e viene colpito con calci alla pancia. Poi Elie, sotto choc, risale in macchina col figlio (protetto, nel frattempo, da una signora) e raggiunge casa della figlia.
Nel filmato, girato dal padre e circolato sui social, è stato pubblicato su Instagram con questa descrizione: "Questa non è la Germania nazista degli anni Trenta. Questa è l'Italia del 2025. Un padre francese e suo figlio vengono aggrediti da una folla inferocita. Mentre si fermavano a un distributore di benzina in Italia per fare rifornimento, sono stati violentemente assaliti. Un'aggressione scioccante".
L'episodio è stato reso noto da Davide Romano, direttore del museo della Brigata ebraica di Milano. "L'aggressione a una famiglia francese perché di religione ebraica, avvenuta in un'area di servizio su un'autostrada milanese al grido di 'Free Palestine', ci segnala per l'ennesima volta come l'antisemitismo sia in forte crescita nel nostro Paese", ha detto Romano. "Richiedo che le forze dell'ordine e la magistratura procedano speditamente al riconoscimento e alla sanzione di questi razzisti antisemiti. Non solo perché tutti i reati d'odio vanno sempre perseguiti, ma anche a tutela del buon nome di Milano e della sua tradizionale accoglienza che nulla ha a che fare con questi trogloditi", ha aggiunto.
La Procura di Milano è in attesa di un'informativa della Digos sulla vicenda. Gli investigatori stanno controllando le telecamere di videosorveglianza dell'autogrill e del parcheggio antistante per cercare di dare un nome agli aggressori. Al momento, spiega il Corriere della Sera, non sarebbero state individuate facce note di rappresentanti della galassia pro-Pal.