Il legale di Stasi: "Ci aspettiamo che questa indagine riscriva la storia"
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A Pavia è il giorno dell'incidente probatorio sul delitto di Garlasco. L'udienza darà il via alla maxi consulenza genetica sulle tracce di materiale biologico trovato sulle unghie di Chiara Poggi da confrontare con il Dna di Andrea Sempio (l'amico del fratello della vittima adesso indagato per omicidio in concorso), Alberto Stasi (condannato in via definitiva a 16 anni di carcere per l'assassinio della ragazza) e di altri uomini della "famiglia" o che "frequentavano abitualmente" la villetta in cui è stata uccisa la 26enne.
A gestire l'udienza è il gup Daniela Garlaschelli, che ha conferito l'incarico ai periti della polizia di stato Denise Albani per la perizia genetica e Domenico Marchigiani per quella dattiloscopica sulle impronte. L'incidente probatorio riguarderà anche altri reperti raccolti nella prima indagine e non analizzati.
Saranno acquisiti anche i Dna delle gemelle Cappa, di Marco Panzarasa, amico di Alberto Stasi, di Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti, tutti e tre amici di Marco Poggi e Andrea Sempio, oltre a quelli del medico legale e di inquirenti e investigatori della prima inchiesta. Lo ha deciso la gip di Pavia, Daniela Garlaschelli, conferendo l'incarico ai periti per il maxi incidente probatorio su tutte le analisi genetiche. L'estensione dei prelievi a queste persone, tutte non indagate, servirà alle comparazioni con le tracce che saranno repertate.
"Oggi è una tappa importante ma ce ne saranno altre, anche d'indagine. Noi vogliamo osservare questa inchiesta ancora per molto tempo. L'ipotesi di una revisione in caso di novità per noi è al momento in secondo piano". Così l'avvocato di Alberto Stasi, Antonio De Rensis, in Procura a Pavia. "Vedo che gli inquirenti hanno grande determinazione - ha aggiunto -. Noi ci aspettiamo che questa indagine possa riscrivere questa storia".
"È chiaro che noi siamo per la verità che è già stata accertata, non ci opponiamo agli accertamenti che devono farsi anche perché non potremmo farlo - è stato il commento dell'avvocato della famiglia di Chiara Poggi, Gian Luigi Tizzoni -. Speriamo solo che tutto venga letto assieme a quello che è stato fatto prima altrimenti sarebbero dei lavori inutili".
"Non mi sorprende per niente che le indagini siano arrivate a Tromello quello che mi sorprende è che queste cose non venissero fatte prima. Ma bene che vengano fatte, ha aggiunto l'avvocato. "Anzi - ha incalzato - io direi Garlasco è piena di canali, anche vicino a casa di Stasi, perché non andare a guardare".