Ora i reperti (tra cui forse un martello) saranno analizzati per stabilire l'eventuale compatibilità con le ferite sulla testa di Chiara Poggi, uccisa nel 2007
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Avrebbero dato esito positivo le ricerche che si sono svolte a Tromello (Pavia) nell'ambito della nuova tranche d'indagine sul delitto di Garlasco, che vede indagato Andrea Sempio. In particolare, da fonti vicine alle indagini si apprende che sarebbero stati trovati almeno due oggetti (tra cui forse un martello) compatibili con la possibile arma del delitto. Gli inquirenti invitano comunque alla prudenza perché potrebbe trattarsi di oggetti di uso comune. Quanto ritrovato è stato posto sotto sequestro e ora sarà analizzato.
Nel canale, dragato da vigili del fuoco e protezione civile, le ricerche sono state dunque "positive" ma viene precisato che semplicemente sono stati recuperati due oggetti. Si tratterebbe di attrezzi da lavoro che dovranno ora essere analizzati dagli investigatori per stabilire l'eventuale compatibilità con le ferite sulla testa di Chiara Poggi, la 26enne uccisa nella sua abitazione di Garlasco il 13 agosto 2007.
A quasi 18 anni di distanza dal delitto, dunque, si cerca ancora l'arma con cui Chiara Poggi è stata brutalmente uccisa. Arma con cui è stata ripetutamente colpita al volto e alla testa che non è più, come hanno stabilito consulenti e periti dopo lunghe analisi, un oggetto contundente a doppio uso tagliente e battente ma, come ha raccontato un supertestimone in tv, potrebbe essere un oggetto metallico simile a un attizzatoio per il caminetto.
Mercoledì mattina i militari, coordinati dalla procura di Pavia, hanno perquisito la casa di Andrea Sempio, indagato per la terza volta, dei genitori, e pure di Mattia Capra e Roberto Freddi, amici suoi e del fratello di Chiara e che non sono indagati. I due allora 19enni, assieme a un altro ragazzo ora frate, frequentavano la villa teatro di un delitto su cui, sebbene Alberto Stasi sia stato condannato in via definitiva a 16 anni di carcere come unico responsabile, inquirenti e investigatori stanno di nuovo indagando.
Nel corso di un'intera giornata di accertamenti e ricerche gli investigatori coordinati dalla Procura di Pavia hanno sequestrato materiale cartaceo e dispositivi di archiviazione (usb e hd) nelle perquisizioni domiciliari, oltre a un cellulare a un parente di Andrea Sempio pare per problemi tecnici a copiarne il contenuto sul posto.