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Cospito, anarchici in piazza: tensione a Milano, fumogeni contro reporter: un ferito | Scorta per Donzelli

Misure di sicurezza anche per Delmastro e Ostellari. Manifesti shock a La Sapienza di Roma. Ilaria Cucchi visita l'anarchico in carcere: "Condizioni allarmanti"

Cospito, presidio a Milano: lanciati fumogeni verso i fotoreporter

Si aggravano le condizioni di Alfredo Cospito, detenuto nel carcere milanese di Opera al 41 bis.

L'anarchico ha ricevuto la visita della senatrice Ilaria Cucchi, che ha parlato di "condizioni allarmanti". E sale la tensione per le manifestazioni degli anarchici, previste anche nei prossimi giorni. Il deputato Giovanni Donzelli viene messo sotto scorta e si valuta la misura anche per i sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove e Andrea Ostellari. Lo stesso Delmastro accusa il Pd di "inchinarsi alla mafia". I dem annunciano querela. Il segretario Enrico Letta denuncia il "linciaggio" ad opera di FdI e i silenzi di Giorgia Meloni, così come fa il leader del M5s Giuseppe Conte.

 

Cospito, manifesti shock alla Sapienza: "Chi sono gli assassini di Alfredo", i volti dei politici

 

Manifesti shock a Roma

 Anarchici a Milano, Bologna e in altre piazze d'Italia e manifesti a La Sapienza che indicano "chi sono gli assassini di Alfredo Cospito", con tanto di foto delle autorità dello Stato. La giornata è iniziata così (CLICCA QUI PER LA GIORNATA LIVE), con i manifesti apparsi accanto alla targa commemorativa per l'anarchico Giuseppe Pinelli, in cima alla scala della facoltà di Lettere della Sapienza di Roma occupata da giovedì da alcuni studenti dei collettivi che in serata hanno interrotto la protesta. Tra le foto, anche quelle di politici e di alcuni magistrati. "L'università è complice del silenzio. Fuori tutti dal 41 bis", è la scritta comparsa sulla facciata del rettorato della Sapienza. Una dura condanna per il contenuto dei manifesti è arrivata da molti esponenti politici.

 

Tensione a Milano

 Clima di tensione a Milano, dove il presidio annunciato dagli anarchici in piazza Duca d'Aosta si è trasformato in un corteo non autorizzato, mentre non ci sono stati particolari problemi a Bologna dove i manifestanti hanno raggiunto il carcere minorile in via del Pratello. All'iniziativa organizzata nel capoluogo lombardo dalle associazioni anarchiche, hanno partecipato anche cittadini non legati a particolari sigle politiche, esponendo lo striscione "Contro il 41bis - Per un mondo senza galere. Libertà per tutte e tutti". Durante il corteo fumogeni sono stati lanciati contro i fotografi e un cameraman è stato colpito alla testa da un fumogeno riportando una lieve ferita. Tram e manifesto elettorale di Giorgia Meloni imbrattati con una bomboletta rossa. Il volto del premier è stato cancellato e accanto si leggono gli insulti.

 

Le altre iniziative previste

 Scene che potrebbero ripetersi anche nelle prossime ore in occasione degli altri due appuntamenti annunciati: un presidio davanti al carcere di Opera dove è detenuto Cospito e un corteo non autorizzato che partirà da piazza Vittorio, a Roma. Iniziative sono previste anche in altre città, tutte monitorate dalle forze di polizia. Intanto su 'Rivoluzione Anarchica', uno dei siti di riferimento dell'area, è stato diffuso un appello a tutti "gli individui, i gruppi, le organizzazioni e i collettivi", a organizzare, nei propri territori, una mobilitazione davanti le ambasciate italiane "per fare pressione sullo Stato italiano e sui carnefici di Alfredo".

 

 

107esimo giorno di sciopero della fame

 Oltre al rafforzamento della vigilanza sui luoghi sensibili, sale il livello di attenzione da parte degli apparati di sicurezza per prevenire possibili azioni violente degli anarco insurrezionalisti nei confronti di soggetti che, direttamente o indirettamente, possono essere collegati alla vicenda di Cospito, ormai arrivato al 107esimo giorno di sciopero della fame in carcere.

 

"Condizioni a dir poco allarmanti"

 Cospito "non vuole più incontrare nessun politico", ha riferito Ilaria Cucchi, precisando che questa "è la prima cosa che il detenuto ha detto vedendomi". Perciò, ha precisato ancora la senatrice di Avs, "io sarò l'ultima che incontrerà e mi ha incontrato solo ed esclusivamente per la mia storia e per quello che rappresento. Ed è questo il motivo per cui io oggi sono venuta qui: mio fratello è morto di carcere e nessuno più deve morire di carcere", ha aggiunto. "Ho trovato le sue condizioni a dir poco allarmanti e peggiora di giorno in giorno e di ora in ora. La cosa che mi mette più preoccupazione è che non ha nessuna intenzione di interrompere lo sciopero della fame, per lui è una lotta politica".

 

Istanza di revoca del 41 bis

 A far trasparire i timori di una escalation, è l'aumento della soglia di attenzione di intelligence e forze dell'ordine che sale con il passare dei giorni, sia per le condizioni di salute dell'anarchico, sia in vista del 12 febbraio, termine entro il quale il ministro della Giustizia Carlo Nordio dovrà decidere in merito all'istanza di revoca del 41 bis presentata dal legale. Dalla Procura antimafia e antiterrorismo è arrivato uno spiraglio, far tornare Cospito al regime di alta sicurezza, mentre per il pg di Torino, che sostiene l'accusa nel processo in corso, deve restare al 41 bis.

 

La Cassazione

 Il Guardasigilli potrebbe anche non pronunciarsi, il che equivarrebbe ad un rigetto della richiesta. Per l'anarchico resterebbe a quel punto solo la Cassazione, che ha anticipato al 24 febbraio l'udienza - fissata inizialmente il 20 aprile e poi spostata al 7 marzo - sul no del Tribunale di sorveglianza di Roma al reclamo contro il 41 bis. Il 15 febbraio, inoltre, ci sarà nell'aula della Camera una nuova informativa del governo.

 

Misure di sicurezza per Delmastro e Ostellari

 L'attenzione è dunque altissima su tutta una serie di soggetti coinvolti nella vicenda. Per i sottosegretari Delmastro, con delega alle carceri, e Ostellari, con delega al trattamento dei detenuti, sono state attivate misure di sicurezza "in via d'urgenza e temporanea" da parte del Dap: si tratta di una "tutela provvisoria" con un'auto blindata e la presenza di agenti, in attesa della riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza a Roma prevista per il 10 febbraio nel quale sarà decisa l'assegnazione della scorta.

 

Scorta per Donzelli

 Una misura che è invece già scattata per Donzelli, il deputato di FdI le cui parole alla Camera durante l'informativa di Nordio hanno scatenato una bagarre con l'opposizione. E non si esclude che lo stesso possa accadere, anche su iniziativa delle varie Prefetture, per una serie di magistrati che sono chiamati a esprimersi o che in passato hanno indagato sulla vicenda Cospito, oltre a esponenti delle forze dell'ordine e dell'amministrazione della Giustizia. Sono inoltre state già impartite una serie di raccomandazioni, come quelle sull'apertura di eventuali plichi e buste, oltre a una serie di luoghi sensibili da tenere sotto stretta osservazione (e possibilmente evitare, per alcuni).

 

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