scoppia la polemica

Famiglia nel bosco a Chieti, Salvini: decisione dello Stato vergognosa, andrò sul posto

Il vicepremier attacca: "Nel campo rom di Giugliano alle porte di Napoli, centinaia di bimbi in età scolare e non a scuola, sporchi, senza insegnanti, senza luce gas e acqua e con genitori che in molti casi campano rubando. Lì dove sono gli assistenti sociali?"

21 Nov 2025 - 09:44
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"Mi ripropongo, non da ministro ma da genitore, da padre e da italiano, di seguire direttamente la vicenda della famiglia che vive in una casa nel bosco nella provincia di Chieti e, se serve, di andare sul posto perché ritengo vergognoso che lo Stato si occupi di entrare nel merito dell'educazione privata, delle scelte di vita personali di due genitori che hanno trovato nell'Italia un paese ospitale e che invece gli ruba i bambini". Queste le parole del vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini commentando il provvedimento del tribunale dei minori dell'Aquila, sul trasferimento dei bambini in una comunità dove potranno stare con la madre.

"Da genitore, mi vergogno per come si sta comportando lo Stato italiano - ha aggiunto - nei confronti di una madre australiana che ha fatto l'insegnante e di un padre che ha fatto lo chef e con tre bambini, che hanno fatto una scelta di vita diversa, non di vivere in centro tra fretta e ansia ma a contatto con la natura, con un'insegnante privata per i figli. Non hanno la luce, l'acqua e la televisione".

"Ma io sono stato nel campo rom di Giugliano alle porte di Napoli la settimana scorsa, con centinaia di bimbi in età scolare e non a scuola, sporchi, senza insegnanti, senza luce gas e acqua e con genitori che in molti casi campano rubando. Lì dove sono gli assistenti sociali? Dov'è la procura, il tribunale dei minori, lo Stato?", ha polemicamente concluso Salvini.

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