Dolomiti, due 18enni salvati in alta quota: dovranno pagare il soccorso

Due 18enni padovani sono stati soccorsi e salvati sulle Dolomiti bellunesi. Lunedì 2 giugno i giovani sono rimasti bloccati sul monte Schiara, a quota 2.262 metri: a causa di una imprevista e copiosa nevicata, si sono presto resi conto di non riuscire a proseguire nella loro escursione ma anche di non riuscire a tornare a valle. Hanno chiamato, perciò, il Soccorso alpino. E i relativi costi ora saranno a loro carico, non avendo alcuna assicurazione che coprisse le spese.

 Erano le 9.15 del mattino quando i due giovani padovani hanno contattato il 118, appena si sono accorti che non sarebbero riusciti a tornare indietro. L'elicottero del Soccorso alpino è decollato da Pieve di Cadore, ma le condizioni meteo avverse hanno impedito un avvicinamento diretto. I soccorritori sono stati quindi sbarcati a Forcella Nerville, da dove hanno proseguito a piedi. Nel frattempo, alcuni escursionisti attrezzati avevano già raggiunto i ragazzi in difficoltà e li hanno aiutati a tornare a valle, rendendo così superfluo l'intervento diretto dei soccorritori.

 Il Suem (Servizio sanitario di urgenza-emergenza medica) ritiene che le spese debbano essere addebitate ai due ragazzi. Ricordando a tutti gli escursionisti che esistono assicurazioni che coprono le spese di salvataggio in situazioni critiche come quella che ha coinvolto i due 18enni padovani. La cifra? Esorbitante, visto che si parla di circa 90 euro per ogni minuto di volo dell'elicottero.

 Non solo: il Soccorso alpino ricorda che è necessario equipaggiarsi sempre in modo adeguato quando si va in montagna, considerando che le condizioni meteorologiche possono variare molto rapidamente, soprattutto ad alta quota. Abbigliamento, scarpe e attrezzature adeguate, insieme a una buona capacità di muoversi in contesti difficili, sono essenziali per evitare situazioni di pericolo. O quantomeno per evitare di rimanere bloccati.