la testimonianza: "non era un clochard"

Villa Pamphili: i misteri che non tornano dopo l'arresto di Ford

Le avances a un'estranea appena 24 ore dopo la scoperta dei corpi, il giallo delle nozze a Malta, l'identità della vittima che si presentava come Stella Ford

16 Giu 2025 - 14:56

L'arresto di Rexal Ford in Grecia non ha risolto il giallo romano di Villa Pamphili. Anzi, ha fatto emergere una serie di contraddizioni e incongruenze che rendono ancora più inquietante la vicenda della donna e della figlia trovate morte nel parco romano. Alcuni elementi, in particolare, non quadrano nel racconto ricostruito finora dagli inquirenti.

La testimonianza dell'ultima donna a cui ha fatto avances

 Il primo tassello che non trova spiegazione riguarda il comportamento di Ford nei giorni immediatamente successivi alla scoperta dei corpi. L'8 giugno, appena ventiquattro ore dopo il ritrovamento dei cadaveri, lo sceneggiatore californiano girava tranquillamente per Roma alla ricerca di location per il film che millantava di preparare. 

Il 10 giugno, con la massima disinvoltura, Ford si presenta al Pantheon per un appuntamento galante. Una donna, incuriosita dal fatto che si spacciasse per un produttore cinematografico, aveva accettato di incontrarlo. "Sono seduto qui tesoro, prenditi il tuo tempo", le aveva scritto rispondendo all'avviso di un leggero ritardo.

L'incontro dura circa due ore. La donna racconta oggi di non essere rimasta convinta: "Non sembrava un uomo del cinema, aveva gli stessi abiti del video dell'arresto. Non mi convinceva, parlava di sé come un produttore famoso ma cercandolo sul web non c'erano grandi riscontri", racconta al quotidiano "Il Messaggero". Durante la conversazione, Ford ostenta ricchezza millantando tre milioni sul conto, pur bevendo vino da tre euro. Le propone persino di raggiungerlo in Grecia, dove si sarebbe recato il giorno successivo per un soggiorno di almeno tre mesi.

Il passaggio a Malta e il giallo del matrimonio

 Il secondo elemento che alimenta i dubbi riguarda la presunta storia maltese della coppia. Un musicista messicano, Oskar "El Mariachi", sostiene di aver vissuto per mesi a stretto contatto con Ford e la donna sull'isola: "Li ho conosciuti a Malta, dove viveva con la compagna che poi è diventata la moglie. Lui aveva diverse proprietà, affittavano case su Airbnb. Io, per un periodo, sono stato loro ospite".

Il testimone racconta di una vita agiata: "Rexal e sua moglie erano felici e non avevano problemi di soldi. Diceva di avere anche una casa a Roma, o almeno un appoggio". Ford possedeva immobili, si occupava di affitti turistici e aveva invitato il musicista alle nozze. "Erano una coppia bellissima, si amavano", assicura Christian, che descrive la donna con il soprannome "Stella" e la ricorda incinta durante l'ultimo contatto.

Il loro matrimonio resta tuttavia un mistero: le verifiche sono in corso per capire se i due abbiano effettivamente contratto un regolare matrimonio proprio a Malta. All'anagrafe de La Valletta non ci sono conferme delle nozze che Ford sosteneva di aver celebrato sull'isola.

"Non posso credere che Rexal possa aver fatto una cosa del genere", insiste Oskar. "Lui è un uomo di pace, un viaggiatore come me. Deve essergli successo qualcosa, forse si erano messi in giri strani". Il musicista avanza anche un'ipotesi alternativa: "Non può essere stato lui. Qualcuno deve avergli fatto del male, forse per il lavoro di lei".

Ford viene descritto come un uomo dai mille interessi: "Regista, sceneggiatore, produttore. Veniva da una famiglia benestante, di artisti. Diceva di essere il figlio della rockstar Lita Ford". Un profilo che contrasta con l'immagine di disperazione dell'audio del 5 giugno, dove chiedeva ospitalità sostenendo di essere stato abbandonato.

"Mi chiamo Stella Ford e sono sua moglie"

 Il terzo enigma riguarda proprio l'identità della presunta moglie. Durante i controlli di polizia del 20 e 30 maggio, la donna si era sempre presentata con le stesse parole: "Mi chiamo Stella Ford e sono sua moglie". Un nome che si è rivelato completamente falso. Le verifiche nelle banche dati americane non hanno portato a nessun riscontro. Anche la nazionalità dichiarata - statunitense - si è dimostrata infondata. Gli investigatori propendono ora per un'origine russa o ucraina della vittima

Sempre il  musicista messicano, Oskar "El Mariachi" dice della donna: "Lei era un genio dell'informatica, una sorta di hacker. Un Robin Hood della rete. Nemmeno Rexal sapeva bene quello che faceva", rivela il musicista. "Mi pare fosse russa, o forse islandese, comunque del Nord Europa". Una descrizione che aggiunge complessità al caso e potrebbe aprire nuove piste investigative.

Ma il particolare più agghiacciante è un altro: la donna non aveva mai con sé documenti di identità. In entrambi i controlli di polizia si era limitata a fornire oralmente le generalità, che nessuno aveva verificato. Una condizione di totale sudditanza che la rendeva invisibile. I genitori di Ford (cittadini statunitensi benestanti e incensurati) sentiti dagli inquirenti, confermano di aver visto la "nuora" solo attraverso foto inviate dal figlio via chat. Non conoscevano il suo vero nome, non sapevano da dove venisse. Per tutti era semplicemente "Stella", la moglie di Rexal.

La parabola dello sceneggiatore in caduta libera

 La storia professionale di Rexal Ford racconta di una carriera in declino che potrebbe aver contribuito alla tragedia. Lo sceneggiatore californiano vantava un passato nel mondo del cinema: aveva realizzato videoclip musicali e lavorato al remake di "Tre metri sopra il cielo", collaborando con produzioni che avevano visto la partecipazione di star come Billy Zane. E ancora di recente parlava di una collaborazione con il figlio di George Harrison dei Beatles, Dhani Harrison.

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, Ford era arrivato in Italia con l'obiettivo di trovare finanziatori per una nuova sceneggiatura: una storia ambientata a Firenze che doveva rappresentare il suo rilancio nel mondo del cinema, un film che come ricostruito dal "Tg1", avrebbe dovuto avere un budget da 3 milioni di euro: un produttore britannico si sarebbe fatto garante per il 46enne presso una casa di produzione romana. Il 7 maggio aveva fatto visita a tale azienda nella zona dei Parioli, presentandosi con un copione scritto di suo pugno e tentando di accreditarsi come regista.

L'8 giugno - il giorno dopo la scoperta dei corpi - aveva addirittura contattato la stessa società di produzione per sollecitare una risposta al suo progetto. Ma le conferme non arrivavano e le disponibilità economiche sembravano scarseggiare. La donna con la bambina, secondo gli investigatori, potrebbero essere state vissute dal 46enne come un peso che ostacolava i suoi piani di rilancio professionale. A complicare il quadro, l'esistenza di un omonimo negli Stati Uniti che fa davvero il regista, una coincidenza che Ford aveva sfruttato per rendere più credibili le sue millanterie nel mondo del cinema romano.

La coppia era transitata dalla Russia prima dell'Italia

 Un altro tassello da chiarire è quello legato agli spostamenti della coppia. Prima di arrivare in Italia i due erano transitati per Malta e per la Russia. Sono in corso interlocuzioni con altri Paesi, tra cui gli Usa, per risalire al nome esatto dell'uomo e anche all'identità della giovane donna. 

I tempi per l'estradizione

 Gli inquirenti stimano in almeno una ventina i giorni necessari per completare le procedure per l'estradizione, mra se il fermato si opporrà e chiederà di essere estradato negli Stati Uniti i tempi si potrebbero allungare fino a due mesi. Entro una settimana il californiano, intanto, dovrà comparire davanti al giudice ellenico. L'uomo, dopo il fermo, è stato trasferito in carcere a Volos, città che affaccia sul golfo di Pagaseo. L'americano, due giorni prima del ritrovamento dei cadaveri, era stato fermato a Roma dalla polizia con la piccola che indossava una tutina rosa, del tutto simile a quella trovata dalle forze dell'ordine in un cassonetto dell'immondizia. Sono ancora in corso le verifiche sul suo conto bancario e sulle transazioni effettuate tramite carta di credito. 

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