A "È sempre Cartabianca" l'analisi della giornalista
© Da video
Mentre prosegue il conflitto tra Israele e Iran, scoppiato ufficialmente il 13 giugno, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta valutando se entrare in guerra a sostegno del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "È sempre Cartabianca" analizza la situazione attuale del conflitto con la giornalista Cecilia Sala che spiega: "Trump sta seguendo Netanyahu".
"In Iran Benjamin Netanyahu punta a un cambio di regime politico, ma non è in grado. Ha cominciato questa guerra dicendo che l'obiettivo era quello di fermare il programma nucleare iraniano. Il primo ministro israeliano, però, sa che per fermare le centrifughe che arricchiscono l'uranio nella base di Fordow ha bisogno del supporto di Donald Trump, ha bisogno degli aerei americani che trasportano bombe anti-bunker da 14 tonnellate che hanno soltanto loro", spiega Cecilia Sala ai microfoni del programma di Rete 4. E prosegue: "Quello che Netanyahu sta cercando di ottenere in questo momento, e per ora la risposta di Trump è positiva, è di coinvolgere di più gli americani nella guerra".
"Due mesi fa- prosegue sempre la giornalista- Trump diceva di non volersi impelagare in un'altra guerra degli Stati Uniti in Medioriente e di voler fare un accordo con la Repubblica Islamica. Accordo che aveva fatto Obama e che c'era fino al 2018, anno in cui Trump ne è uscito unilateralmente. Fino al 2018 l'Iran ha arricchito uranio fino al 4% che è la soglia civile, dopo l'uscita dall'accordo l'Iran è passato dal 4 al 20% e ora fino al 60% che è pericolosamente vicino alla soglia del 90% che serve per l'atomica".
"Trump è protagonista di questa storia da prima di questo suo mandato e da prima di questi giorni di guerra. Credo che il presidente degli Stati Uniti stia seguendo Netanyahu", conclude Cecilia Sala.