La donna è accusata di concorso nell'occultamento del cadavere: avrebbe aiutato il figlio a cancellare le tracce dell'omicidio
Avrebbe ripulito la stanza in cui è avvenuto l’omicidio, commesso dal figlio, eliminando il sangue con stracci e detergenti. È quanto emerge dall’inchiesta sull’omicidio di Ilaria Sula, la 22enne uccisa lo scorso 26 marzo a Roma. La madre di Mark Samson avrebbe contribuito, con lucidità e freddezza, a far sparire le tracce del delitto dal pavimento della camera da letto del 23enne.
Come scrive "Il Messaggero", secondo la Procura, Nors Manlapaz si sarebbe impegnata a cancellare ogni traccia della violenza, senza mai denunciare il figlio. Per questo, nonostante sia incensurata, il pubblico ministero Maria Perna ha negato le attenuanti generiche, proponendo due anni di reclusione in seguito alla richiesta di patteggiamento, considerato anche lo sconto di un terzo previsto dalla scelta di questo procedimento speciale.
La posizione della donna sarà valutata dal giudice nell'udienza fissata per il prossimo 10 novembre. Se il patteggiamento verrà accettato, potrebbe ottenere la sospensione condizionale della pena. Intanto, l'accusa a suo carico è pesante: concorso nell’occultamento di cadavere, aggravato dall’intento di nascondere un reato ancora più grave. Diversa la situazione del figlio, Mark Samson, per il quale il processo si aprirà il 12 novembre: a lui vengono contestati l'omicidio volontario con le aggravanti di premeditazione, futili motivi, legame sentimentale e occultamento di cadavere.
La rabbia di Mark era già emersa nelle settimane precedenti il delitto. "Se non torna con me, la uccido" aveva scritto ad alcuni amici, lasciando presagire le sue intenzioni. Il 26 marzo, nella casa di famiglia in via Homs, quartiere Africano a Roma, il giovane avrebbe prima picchiato Ilaria, poi l’avrebbe colpita con tre coltellate al collo col coltello del pane.
I messaggi analizzati dagli investigatori mostrano un ragazzo ossessionato, incapace di accettare la fine della relazione e geloso delle nuove frequentazioni della ex. Un'illusione di riconciliazione, forse alimentata da un rapporto intimo avvenuto la sera prima, sarebbe crollata quando, la mattina del delitto, Ilaria ha ricevuto un messaggio affettuoso da un altro ragazzo. Quel gesto avrebbe scatenato l’impulso omicida.
Dopo il delitto, secondo la ricostruzione degli inquirenti, Samson ha agito con inquietante freddezza: avrebbe infilato il corpo della giovane in un trolley e trasportato fino a un dirupo nei pressi di Capranica Prenestina, dove lo ha gettato.
Le immagini della dashcam installata sull'auto hanno confermato che era solo durante il tragitto. In un'ordinanza, il gip Antonella Minunni ha definito il comportamento del ragazzo "lucido e controllato", sottolineando come, nonostante l'apparente disperazione mostrata nei confronti della vittima, sia riuscito a tornare rapidamente alla normalità, arrivando persino a cenare con un'amica di Ilaria la sera stessa del delitto.