L'operazione ha permesso di disarticolare una rete strutturata composta da cittadini stranieri dediti al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina attraverso la frontiera italo-francese
La Polizia di Stato di Ventimiglia ha concluso l'operazione denominata "Scenic", un'attività investigativa in cooperazione con la Francia. Le polizie di Stato dei due Paesi hanno smantellato un'organizzazione di soggetti di origine straniera che favoriva l'immigrazione clandestina attraverso la frontiera italo-francese di Ventimiglia/Nizza. La polizia francese ha arrestato 6 persone a Nizza e le ha sottoposte alla misura cautelare in Francia. In Italia invece sono state fermate dalla polizia sette persone e sottoposte al provvedimento del divieto di dimora e una alla custodia cautelare in carcere. 5 gli arresti effettuati in flagranza di reato, questi erano degli autisti (passeur), quattro francesi tra cui una donna e un'ultima di tunisina.
È stato messo in luce un fenomeno complesso e ramificato che coinvolgeva diversi attori su entrambe le sponde del confine e che si avvaleva di una fitta rete logistica e operativa. La Polizia ha accertato che i migranti venivano contatti nella zona di Ventimiglia e successivamente affidati ai cosiddetti 'passeur'. Gli autisti si occupavano del trasporto delle persone verso la Francia mediante veicoli con targa francese. I veicoli, spesso noleggiati, effettuavano numerosi viaggi giornalieri senza il pagamento dei pedaggi autostradali, dimostrando una sistematicità nel modus operandi.
I migranti trasportati - prevalentemente tunisini, egiziani, bangladesi e iracheni - potevano essere anche cinque alla volta. I viaggi venivano effettuati nel primo pomeriggio, in tarda serata o nelle prime ore del mattino ed il trasporto si concludeva in Francia - a Nizza - con il deposito dei migranti presso stazioni ferroviarie, degli autobus, o autogrill. Un servizio illecito ma discreto, quasi di lusso.
Un giro di affari particolarmente lucroso se si tiene conto del tariffario emerso dalle intercettazioni telefoniche: 250 euro per un passaggio in berlina, 75 euro per un passaggio su piccola utilitaria e 100 euro per l`attraversamento a piedi del confine lungo i sentieri montani.
L'indagine è iniziata nel novembre 2023, grazie a una serie di attività di monitoraggio e osservazione avviate dalla Squadra Informativa e di Polizia Giudiziaria del Settore Polizia Frontiera di Ventimiglia. Il suo punto di svolta è stata l`individuazione di un`autovettura francese, una Renault Scenic, da qui il nome dell'operazione. A bordo erano stati individuati tre soggetti di presunta origine araba, i cui molteplici spostamenti transfrontalieri potevano essere tracciati, configurando un`attività sistematica e finalizzata al trasporto illecito di migranti.
Le attività di geolocalizzazione dei veicoli e la captazione di comunicazioni telefoniche e telematiche hanno fornito ulteriori riscontri investigativi: solo la Scenic ha effettuato almeno venti viaggi nel mese di febbraio 2024.
Il monitoraggio si è poi esteso a oltre venti veicoli tra auto e furgoni, quasi tutti con targa francese, molti dei quali risultati regolarmente noleggiati o immatricolati in "garage fantasma". Tuttavia, le celle telefoniche associate a uno dei correi hanno rivelato che i viaggi transfrontalieri erano iniziati già nel settembre 2023, raggiungendo un totale stimato di oltre 100 passaggi al confine fino al 13 maggio 2024.
Tra le persone messe in stato di fermo dalla polizia giudiziaria della Police aux Frontières di Nizza figurano sei soggetti di origine araba, tutti naturalizzati francesi e residenti a Nizza. La Polizia francese li aveva etichettati come un gruppo criminoso particolarmente aggressivo nei confronti delle forze dell'ordine. Durante un inseguimento un passeur ha effettuato pericolose manovre ad alta velocità finendo per sbattere contro un muro e lasciando l'auto con i migranti a bordo. L'autista in fuga è stato poi identificato attraverso le impronte digitali rilevate sul veicolo e successivamente tratto in arresto.
Parallelamente, la Squadra Investigativa italiana ha documentato i legami tra i procacciatori di migranti a Ventimiglia e i conducenti in arrivo dalla Francia. Sono state disposte le misure cautelari del divieto di dimora nelle province di Imperia, Cuneo, Torino e Aosta nei confronti di 7 soggetti coinvolti - 2 marocchini, 1 tunisino, 3 sudanesi e 1 afgano. Nel frattempo, la posizione di un sudanese si è aggravata e la misura non restrittiva è stata convertita in custodia cautelare in carcere in considerazione della sua reiterata inottemperanza al divieto di dimora.