Speciale Il conflitto in Medioriente
MOBILITAZIONE GENERALE

Proteste per Gaza, studenti bloccano gli ingressi delle Università a Roma, Torino, Bologna | A Milano tensione manifestanti-polizia | A Napoli bruciate foto di Meloni e Netanyahu

Si mobilitano le grandi città italiane. Tra gli slogan la frase: "Bloccheremo tutto, stop al genocidio"

22 Set 2025 - 14:13
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Lo sciopero e la mobilitazione generale a sostegno della Palestina promossi dai sindacati sono stati accolti anche dalle organizzazioni studentesche. Gruppi di manifestanti hanno bloccato gli ingressi alla cittadella dell'Università La Sapienza di Roma. Anche a Torino centinaia di attivisti pro Pal e studenti hanno presidiato gli accessi del Campus universitario Einaudi, allo scopo di impedire le lezioni. Altri blocchi sono stati effettuati in altre sedi universitarie e nelle scuole superiori. A Napoli bruciano le foto di Meloni e Netanyahu, a Milano la bandiera degli Stati Uniti d'America. Nel capoluogo lombardo tensione tra manifestanti e polizia.

Roma

 Sono decine di migliaia i manifestanti a piazza dei Cinquecento, a Roma, che hanno aderito allo sciopero indetto dall'Usb per la Palestina e hanno riempito l'area davanti a Termini. Tutti gli ingressi della stazione sono presidiati dalle forze dell'ordine e molte entrate sono chiuse. Dopo il presidio, "ci dirigeremo verso i punti nevralgici del centro cittadino - hanno detto al microfono - sarà una lunga giornata". "Stop al genocidio, stop accordi con Israele", si legge su uno degli striscioni in testa, mentre tra un intervento e l'altro la folla scandisce "Free free Palestine".

Milano

 Da Milano, piazza Cadorna, è partito il corteo fiume con migliaia di persone. Lo slogan imperante tra gli striscioni è: "Bloccheremo tutto, stop al genocidio". Momenti di tensione si sono verificati quando un gruppo di giovani vestiti di nero ha cercato di entrare nella fermata della metropolitana della stazione centrale ed è venuto a contatto con la polizia. Alcuni dimostranti hanno bruciato la bandiera Usa davanti all'ambasciata americana. Intanto si ripercuote nel settore dei trasporti lo sciopero che durerà fino alle 23: treni cancellati e ritardi fino a 120 minuti, in stazione Centrale, per lo stop indetto dall'Unione sindacale di base per chiedere il cessate il fuoco a Gaza, per sostenere la Global Sumud Flotilla e per chiedere al governo lo stop delle relazioni con Israele. Disagi anche a Milano Porta Garibaldi, dove i ritardi raggiungono i 150 minuti, e a Milano Rogoredo, dove si viaggia fino a 140 minuti di ritardo. 

Pisa

 I manifestanti in corteo per Gaza a Pisa hanno invaso la Sgc Firenze-Pisa-Livorno, bloccando il traffico in direzione mare. Migliaia di persone hanno fatto accesso alla superstrada dallo svincolo nei pressi dell'aeroporto e occupato completamente la corsia in direzione mare, paralizzando il traffico, mentre in direzione di Firenze il traffico, pur rallentato per la curiosità degli automobilisti scorre regolarmente.

Napoli

 Migliaia di studenti di varie scuole di Napoli si sono trovati in piazza Mancini e sono diretti a piazza Municipio per il corteo per Gaza. Alcuni dimostranti, durante la sfilata, hanno bruciato le foto di Meloni e di Natanyahu in segno di protesta. Nel pomeriggio, inoltre, un altro corteo di sindacati, movimenti e studenti è previsto nei pressi dell'ex base Nato di Bagnoli, non lontano dalla scuola dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugurerà l'anno scolastico. Si fanno intanto sentire le ripercussioni dello sciopero. Forti ritardi per i treni in arrivo e in partenza dalla Stazione Centrale: un gruppo di manifestanti dei sindacati di base ha occupato alcuni binari, provocando il parziale blocco della circolazione. Il blocco è durato una ventina di minuti, poi i manifestanti hanno lasciato la stazione e la circolazione sta gradualmente riprendendo. Al momento è attivo il servizio della linea 1 e 6 della metropolitana e la funicolare di Mergellina, mentre risulta sospeso il servizio per le funicolari Centrale e Chiaia. Solo corse dirette, invece, alla funicolare di Montesanto e servizio parzialmente, secondo quanto comunica l'Anm, ridotto per tram, bus e filobus.

Scioperi, si incrociano le braccia non solo per Gaza: il calendario

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Torino

 Piazza Carlo Felice, antistante la stazione Porta Nuova di Torino, è gremita di migliaia di studenti e lavoratori, aderenti allo sciopero generale per Gaza. Dopo l'arrivo del corteo degli studenti universitari, i manifestanti si sono mossi verso via Madama Cristina. L'ingresso principale della stazione è stato chiuso. Due gli striscioni che spiccano. Quello dell'Usb: "Blocchiamo tutto a difesa della Palestina, a sostegno di Flotilla, contro il riarmo fermiano i genocidio". E quello del Cub: "Non un euro per la guerra".

Genova

 A Genova, nonostante le forti piogge di queste ore con l'allerta arancione che proseguirà fino alle 15, centinaia di persone hanno bloccato i varchi portuali di via Albertazzi e San Benigno, nell'ambito dello sciopero generale nazionale per Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla proclamato da Usb. In piazza anche studenti e insegnanti con due cortei partiti da via Balbi e piazza Montano che raggiungeranno la zona di San Benigno per unirsi ai lavoratori e ai cittadini che stanno bloccando i varchi portuali. Al corteo partito da via Balbi, aperto da un lungo striscione con scritto "Blocchiamo tutto, con la Palestina, con la Flotilla e contro il sionismo", partecipano oltre mille persone. Un terzo corteo, composto da antagonisti e antifascisti, si è mosso invece dal quartiere di Oregina ed è diretto a sua volta verso i varchi portuali di San Benigno. Nel pomeriggio è prevista poi la partenza di un corteo cittadino che raggiungerà il centro del capoluogo ligure.

Bari

 Almeno 10mila persone hanno partecipato allo sciopero generale, partito dal molo San Nicola, nel centro di Bari. Con lo slogan "Blocchiamo tutto, scendiamo in piazza per la Palestina contro il genocidio", la manifestazione è passata simbolicamente davanti al consolato di Israele per poi proseguire fino all'Estramulare Capruzzi. Sono 24 le ore di sciopero proclamate, che coinvolgono sia il settore pubblico sia quello privato, compresi i servizi pubblici essenziali. "Siamo stati i primi a proclamare lo sciopero generale - spiega Francesco Laterza, di Usb Puglia -. È la prima volta da anni che accade per motivi strettamente politici". Alla mobilitazione si uniscono anche Cobas, Sbg e Cub. "Manifestiamo per fermare il genocidio del popolo palestinese - prosegue - e in sostegno alla nave Flotilla sulla quale si trova anche un nostro delegato sindacale" "Ma - spiega - ci sono anche ragioni lavorative, perché siamo contrari all'economia di guerra sostenuta dal governo, sarebbe necessario pensare a serie politiche del lavoro, alla sicurezza e ai salari". Altre manifestazioni, in Puglia, sono state organzizate a Taranto (presidio in piazza della Vittoria) e a Lecce (presidio in piazza Sant'Oronzo).

Bologna

 Nella giornata in cui anche a Bologna si scende in piazza per Gaza, a seguito della mobilitazione lanciata dai sindacati di base con un corteo partito da Piazza Maggiore, si registra già dalla prima mattinata, nella zona universitaria, il blocco degli accessi principali del Rettorato: in particolare, davanti agli ingressi delle facoltà di giurisprudenza e matematica, in via Zamboni, sono state poste transenne da parte di manifestanti dei collettivi Cua e Cambiare Rotta mentre risultano aperti gli ingressi posteriori. "Questa mattina - si legge in una nota di Cambiare Rotta - l'Università di Bologna è bloccata: per lo sciopero generale, da Via Zamboni 32 al Dipartimento di Matematica, gli studenti e le studentesse hanno bloccato le lezioni, le entrate, le aule. Oggi non c'è lezione. Picchetti e scioperi dal Dar, a Berti Pichat, a Giurisprudenza in Belmeloro, ad Economia: ovunque gli studenti si sono organizzati per bloccare tutto". A seguito della situazione a Gaza, sottolinea ancora il collettivo studentesco, "ci siamo fatti equipaggio di terra della Flotilla, pronti a bloccare la nostra università e oggi abbiamo iniziato a farlo".

A seguito della mobilitazione si registrano anche disagi sulla circolazione ferroviaria regionale, nel Bolognese. Risultano cancellati: il treno 17670/17671 da Porretta per Pianoro; il treno 17668/17669 da Marzabotto per Pianoro; il treno 17750/17751 da Pianoro a Marzabotto; il treno 1766/17667 da Porretta per Pianoro; il treno 3910 da Ancona per Piacenza per quanto riguarda la tratta da Rimini a Bologna; il treno 3906 da Ancona per Piacenza per quanto riguarda la tratta Bologna-Piacenza; il treno 90011 da Bologna per Vignola nel tratto da Casalecchio Garibaldi a Vignola e il treno 90010 da Vignola per Bologna nello stesso tratto.

Corteo blocca tangenziale Bologna

 Nel primo pomeriggio il corteo per Gaza è entrato sulla tangenziale di Bologna e l'ha di fatto bloccata. Alcuni manifestanti sono entrati anche con fumogeni e bandiere sull'Autostrada, interrompendo il traffico. Il presidio di polizia posto a metà di via Stalingrado si è infatti aperto e ha lasciato passare i manifestanti, fra le urla di gioia del corteo, che, scortato dalla polizia, ha raggiunto la tangenziale. 

Venezia

 È partito da piazzale Giovannacci, a Marghera (Venezia), il corteo per la Palestina che ha radunato manifestanti da tutto il Veneto nel giorno dello sciopero indetto da Usb e Cobas. Presenti anche molti studenti. In testa lo striscione "Gaza sta bruciando. Blocchiamo tutto". Il corteo è diretto al porto, che i promotori hanno annunciato di voler bloccare: "Abbiamo promesso un blocco e un blocco stiamo per fare - ribadiscono al microfono -. Le catene del genocidio, le catene belliche, le armi che partono dai nostri territori vanno bloccate". Molti i cartelloni di solidarietà con i palestinesi e la popolazione di Gaza: "Immagina che stanno vivendo una vita che non riesci a sopportare di guardare sul tuo telefono", recita uno di questi.

Trieste

 Tensione durante lo sciopero generale a Trieste. Il corteo, preannunciato da alcune sigle sindacali con partenza dal varco IV del molo VII, si è mosso secondo quanto programmato poco dopo mezzogiorno. La Questura aveva imposto di occupare una sola corsia di marcia, lasciando libera la direttrice opposta. Una seconda parte di manifestanti, partita da Campi Elisi, ha lanciato sassi contro le forze dell'ordine e spostato cassonetti sulla carreggiata. Gli agenti hanno risposto con lanci di lacrimogeni per disperdere i gruppi più violenti. I due tronconi del corteo si sono poi ricompattati in direzione piazza della Libertà.

Perugia e Terni

 Manifestazioni a Perugia e Terni in occasione dello sciopero generale dei trasporti "Blocchiamo tutto" per Gaza. Nel capoluogo umbro un presidio è stato attuato in piazza Vittorio Veneto, di fronte alla stazione ferroviaria. Presenti giovani ma più in generale persone di tutte le età. Con bandiere della Palestina e del sindacato Usb. Diversi gli slogan lanciati. In particolare quello "Palestina libera". Gianluca Liviabella, di Usb Umbria, ha parlato di "uno sciopero che mette al centro la questione palestinese e una parola d'ordine: blocchiamo tutto".

Firenze

 "Blocchiamo tutto" e "Palestina libera", con questi slogan è partita la manifestazione fiorentina dei sindacati di base in occasione dello sciopero generale per Gaza. In migliaia si sono ritrovati alla rotonda davanti all'uscita autostradale di Calenzano (Firenze) della A1, bloccando da circa un'ora il traffico circostante e "paralizzando" l'accesso e l'uscita al casello autostradale, con forti ripercussioni sul traffico. In testa al corteo i giovani palestinesi. A sfilare sindacati di base, studenti, docenti, associazioni e movimenti e anche tanti semplici cittadini. Una grande bandiera palestinese è stata affissa sulla "Ruota del tempo" dell'artista israeliano Dani Karavan, grande opera che campeggia sulla rotonda davanti all'uscita della A1. Il corteo di dirigerà in direzione di Campi Bisenzio e Capalle, dove uno degli obiettivi è sfilare davanti alla sede della Leonardo, ma anche la Ex Gkn nei pressi del centro commerciale I Gigli, per poi concludersi all'interno del parcheggio antistante la piscina comunale di Calenzano.

Livorno

 Lunghissime le code al varco Valessini, uno degli accessi doganali del porto di Livorno, dove da stamani i manifestanti che aderiscono alla mobilitazione pro Pal si sono riuniti in presidio rallentando e bloccando i flussi in entrata e uscita dei mezzi, auto pullman e Tir per lo sciopero generale indetto dall'Usb per Gaza. Dal sindacato con lo sciopero di oggi chiedono "la rottura immediata delle relazioni con lo Stato terrorista di Israele, che è il modo concreto con cui l'Italia può e deve reagire al conclamato genocidio in atto". "Il presidio di oggi - ha detto Giovanni Ceraolo da Usb Livorno - che deriva dallo sciopero nazionale di tutte le categorie è partito a Livorno alle 6 di mattina sta vedendo l'arrivo continuo di diverse centinaia di persone, e si stanno bloccando i vari varchi doganali del porto. Noi siamo in sciopero per la questione di Gaza, per la Flotilla, ma anche perché qui a Livorno è previsto l'arrivo di una nave americana carica di armi per domani sera, la 'Slnc Severn'. Quindi una nave che è stata utilizzata per il trasporto di materiale bellico per Israele, quindi siamo qui anche per denunciare questo".

Palermo

 Migliaia di persone, tanti studenti, stanno sfilando in corteo a Palermo. In testa al corteo lo striscione con la scritta "fermare il genocidio a Gaza, difendere la Flotilla, stop economia di guerra, abbassate le armi alzate i salari". Secondo gli organizzatori in piazza ci sarebbero 20mila manifestanti. Sfilano con la toga anche gli avvocati Mario Bellavista e Fausta Catalano. I manifestanti sventolano le bandiere dei Usb, della Palestina, il Tricolore. "Free Palestina, Israele terrorista, sciopero generale" urlano le persone in piazza.

Scioperano anche i dipendenti del Vaticano

 "Ci uniamo all'appello di pace che anche ieri il Papa ha lanciato all'Angelus. Ci riconosciamo pienamente nelle sue parole: 'Non c'è futuro basato sulla violenza, sull'esilio forzato, sulla vendetta. I popoli hanno bisogno di pace: chi li ama veramente, lavora per la pace'". Anche i dipendenti vaticani aderenti al sindacato Adlv (Associazione dipendenti laici vaticani) hanno aderito alla mobilitazione per Gaza annunciando che saranno presenti alla marcia della rete dei "Preti contro il genocidio'" e alla veglia a Santa Maria in Trastevere.

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