Le diossine: ecco cosa sono
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Il monitoraggio ha effettivamente rilevato sostanze tossiche oltre alla norma nell'aria. La Protezione civile: "Emissione ridotta grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco"
L'esplosione al deposito di gas e carburante che si è verificato venerdì a Roma ha "generato diossina". E' quanto emerge dal monitoraggio dell'aria di Arpa Lazio. In particolare, si registra la presenza di diossine-Teq pari a 1 pg/m3. "Concentrazioni superiori a 0,3 pg/m3 indicano la presenza di una fonte di emissione localizzata, ovvero significano che l'incendio ha effettivamente generato diossina", spiega l'Arpa nel documento. La deflagrazione è avvenuta durante la fase di scarico del Gpl.
La Protezione civile ha spiegato come l'entità di diossina presente nell'aria è stata ridotta grazie al tempestivo intervento dei pompieri. "La velocità con cui hanno operato i vigili del fuoco ha consentito di spegnere le fiamme in tempi rapidi e quindi ha ridotto la quantità di diossina sprigionata nell'aria. E' noto che un incendio più dura nel tempo e più raggiunge temperature alte con la conseguente diffusione nell'aria di diossine", ha sottolineato una nota della Protezione Civile del Campidoglio in merito all'esplosione di via Gordiani. "Premesso che le valutazioni sanitarie spettano alla Asl al momento possiamo dire di aver scongiurato il peggio, essendo la prima giornata di monitoraggio quella più a rischio dal punto di vista della tossicità dell'aria", ha concluso la nota.
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