Orio al Serio, entra in pista e muore risucchiato dal motore di un aereo
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Il presidente Di Palma: "Il presidio ha funzionato, nessuna difficoltà infrastrutturale". Indagini in corso sulla morte di Andrea Russo, 35 anni, risucchiato dal motore di un aereo
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L'Enac interviene per placare le polemiche dopo la tragedia avvenuta l'8 luglio all'aeroporto di Orio al Serio, dove Andrea Russo, 35enne di Calcinate, è morto risucchiato dal motore sinistro di un Airbus A319 della compagnia Volotea. Secondo i testimoni, si sarebbe trattato di un gesto volontario. Il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, Pierluigi Di Palma, ha dichiarato: "Non abbiamo alcuna preoccupazione sulla sicurezza della struttura aeroportuale e del trasporto aereo".
Il presidente Di Palma ha chiarito che l'Enac ha già richiesto una relazione dettagliata al direttore territoriale e che "non emergono situazioni di difficoltà infrastrutturale". L'Ente sottolinea che "il presidio di sicurezza ha funzionato e non ha mostrato buchi". Una presa di posizione che arriva per contrastare le prime critiche sul sistema di accesso alle aree sensibili dello scalo bergamasco.
Le uscite di sicurezza "allarmate e presidiate sono una esigenza di sicurezza" ha spiegato Di Palma. E a Orio al Serio "l'infrastruttura è a norma". Il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile ha parlato di quanto è successo come di un "evento tragico" assicurando che "la sicurezza del trasporto aereo non è stata a rischio". Ora le direzioni dell'Enac valuteranno la relazione del direttore territoriale e "se ci siano profili per intervenire con delle prescrizioni" anche se ad ora "non emergono difficoltà infrastrutturali". Subito dopo l'incidente, "abbiamo assistito i passeggeri" anche "con supporto psicologico" utilizzando un protocollo messo a punto dopo il disastro aereo di Linate, dove l'8 ottobre 2001 morirono 118 persone. Un protocollo messo a punto con l'associazione 8 ottobre, creata per non dimenticare l'incidente e per occuparsi di sicurezza aerea.
Andrea Russo è arrivato in auto nell'area arrivi dell'aeroporto alla guida di una Fiat 500 rossa, abbandonata poco dopo nel parcheggio. Secondo la ricostruzione della polizia di frontiera e della Procura di Bergamo, ha poi raggiunto la pista passando da una porta d'emergenza allarmata, riuscendo ad avvicinarsi a un aereo pronto al decollo. È stato visto dirigersi verso il motore, e alcuni testimoni affermano che si sia buttato volontariamente. L'incidente è avvenuto alle 10:35. L'aereo, con destinazione le Asturie e 154 passeggeri a bordo, è stato immediatamente bloccato. I voli sono stati sospesi per due ore e alcuni atterraggi dirottati.
La tragedia ha riportato l'attenzione sulle segnalazioni già fatte nei mesi scorsi dai sindacati. La Fit Cisl, infatti, aveva scritto un mese e mezzo fa al gestore aeroportuale e al prefetto, segnalando un altro episodio in cui una persona sarebbe riuscita a salire a bordo di un aereo nascosta nel carrello, probabilmente scavalcando una recinzione. Pasquale Salvatore, segretario della Fit Cisl di Bergamo, ha ribadito la richiesta di un osservatorio permanente sulla sicurezza dello scalo. Anche il sindacato Cub Trasporti ha espresso preoccupazione per il numero ridotto di addetti e la carenza di formazione specifica.
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Le indagini sono affidate alla Procura di Bergamo. Il sostituto procuratore Letizia Aloisio e il procuratore Maurizio Romanelli hanno confermato che si sta cercando di capire se Russo avesse legami con il mondo dell'aviazione. "Stiamo investigando sui suoi eventuali rapporti con l'aeroporto", ha spiegato Romanelli. All'interno della sua auto sono stati ritrovati oggetti di vario tipo, ma nessun elemento utile a comprendere le motivazioni del gesto. Russo, in passato, aveva affrontato problemi di tossicodipendenza, ma secondo i familiari da tempo aveva superato quella fase. Viveva a Mornico al Serio, a casa del fratello.
L'aeroporto di Orio al Serio è il terzo in Italia per numero di passeggeri, con oltre 17 milioni di transiti nel 2023. L'episodio ha sollevato interrogativi sulle modalità di accesso alle piste, nonostante le rassicurazioni dell'Enac. Il presidente di Sacbo, Giovanni Sanga, ha dichiarato che "quanto accaduto ha sconvolto tutta la comunità aeroportuale". È stato attivato un servizio di supporto psicologico per i presenti. Resta aperta la domanda principale: com'è stato possibile che un estraneo raggiungesse l'area di rullaggio in pochi minuti?