Le convocazioni in contemporanea sarebbero probabilmente dovute ai timori degli inquirenti di "fughe di notizie". A Marco Poggi sarà chiesto, a Venezia, di chiarire dubbi riguardanti i giorni precedenti l'omicidio
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Alberto Stasi e Andrea Sempio in Procura a Pavia, Marco Poggi, fratello di Chiara, sentito a Venezia. Sono tre, martedì 20 maggio, le convocazioni, tra Pavia e il capoluogo veneto, per il delitto di Garlasco. Gli inquirenti sentiranno tre fra i protagonisti della vicenda, in un incrocio di appuntamenti praticamente in contemporanea, situazione dovuta probabilmente all'esigenza di evitare o prevenire le fughe di notizie e i contatti tra i diversi interessati.
"Alberto è sereno e a disposizione dell'autorità giudiziaria, risponderà a tutte le domande che gli verranno rivolte, come peraltro ha sempre fatto, dato che non si è mai avvalso della facoltà di non rispondere neanche nel corso del suo procedimento, del suo processo, lui ha sempre parlato, ha sempre detto quello che sapeva, ha sempre risposto", ha spiegato l'avvocata Giada Bocellari, uno dei suoi legali. "C'è questa convocazione - ha spiegato - una convocazione come testimone assistito, ossia con la presenza obbligatoria degli avvocati. Alberto è sereno - ha ribadito - ha sempre detto quello che sapeva, ha sempre risposto a quello che gli veniva chiesto, per cui tantomeno si metterà adesso a non rispondere. Noi siamo a disposizione - ha concluso l'avvocata - siamo sereni".
Il fratello di Chiara, che oggi non vive più a Garlasco ma a Mestre, dove si è trasferito per lavoro, è stato sentito l'ultima volta il 12 marzo, quando i carabinieri del nucleo investigativo di Milano gli chiesero conto riguardo all'amico Andrea Sempio, nuovo indagato per l'omicidio Poggi. Sempio e Marco, ai tempi del delitto di Garlasco, erano molto amici e si incontravano spesso, in un gruppo frequentato anche da Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti. A Poggi gli inquirenti, guidati dalla pm Giuliana Rizza, ora aggregata al pool di magistrati che ha riaperto il caso, chiederanno dettagli considerati significativi per ricomporre il puzzle.
Nel mirino degli inquirenti ci sarebbe il particolare delle stanze della villetta di Garlasco dove abitualmente si ritrovava il gruppo di amici: Marco, Sempio e altri tre ragazzi. Gli investigatori al fratello di Chiaria chiederanno se fossero le case di Capra e Biasibetti, o la villetta dei Poggi, i luoghi di incontro abituali per giocare ai videogame. E poi ci saranno le domande sulle tre telefonate di Sempio al numero fisso di casa Poggi ("cercavo Marco" avrebbe detto) tra il 7 e l'8 agosto, quando l'amico era in vacanza in Trentino.
E ancora, bisognerà chiarire a quando risalga l'ultima visita di Sempio a casa Poggi. A questo proposito, il 16 febbraio 2017, rispondendo ai magistrati durante la prima indagine a carico dell'amico, Marco aveva risposto: "Non sono in grado di ricordare se nel periodo antecedente il 5 agosto Andrea è venuto a casa mia. E' molto probabile, ma non sono in grado di affermarlo con certezza". E quanto alle telefonate: "Non ricordo se ho ricevuto telefonate da Andrea mentre ero in Trentino, non ricordo di aver avuto problemi di copertura del segnale della mia utenza mobile, se però mi chiamava durante la giornata è possibile che il segnale non ci fosse perché andavamo a fare delle passeggiate".