adesso promette una lettera di scuse

L'ex senatore D'Anna e la frase shock a Valentina Pitzalis bruciata dal marito: "La moglie? A chi piace cruda e a chi cotta"

A ridosso della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il commento offensivo dell'ex senatore. Poi prova a difendersi: "Era sarcasmo". E annuncia scuse formali alla donna sopravvissuta al rogo

24 Nov 2025 - 08:47
 © Da video

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A ridosso della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Vincenzo D'Anna affida ai social un commento che scatena la bufera. Tutto parte da un evento al Teatro degli Arcimboldi di Milano. Valentina Pitzalis, la donna che sopravvisse nel 2011 al rogo appiccato dal marito Manuel Piredda e che rimane sfigurata in volto e con la mano sinistra amputata, incontra tremila studenti delle medie e superiori. È un'iniziativa di sensibilizzazione nel contesto della Giornata. 

Un articolo su questo evento circola online. E tra i commenti appare quello dell'ex senatore e attuale presidente della Federazione degli ordini regionali dei biologi: "Perché c'è a chi piace cruda e a chi cotta la moglie". Otto parole che trasformano un racconto di resilienza in materia di scandalo. La frase viene notata e condivisa sui social. Scoppia la polemica. Gli utenti chiedono spiegazioni, prendono in giro, manifestano disgusto per il cinismo del commento.

A questo punto, D'Anna rimuove la frase inopportuna e offensiva e poi decide di rilasciare dichiarazioni, sostiene di essere vittima di una "speculazione indegna", di "feroci attacchi", di essere stato frainteso. Si lamenta della "cloaca" dei social, dove imperverserebbero "moralisti" incapaci di cogliere "il senso". Che a suo avviso era semplice: di trattava di "una risposta sarcastica" alla domanda che Pitzalis stessa aveva posto pubblicamente. La donna aveva detto: "Se fosse ancora vivo gli chiederei solo perché?". Lui immagina di rispondere in quella veste. Una risposta "metafisica", come dirà poi in altre occasioni, attribuita a quella "povera vittima".

Quando gli chiedono se, consapevole del clamore, rifarebbe il commento, D'Anna cede un passo: "A immaginare tutto questo clamore che ho suscitato, non lo avrei fatto". È quasi un'ammissione che il tono era sbagliato, che il contesto era delicato, che la sua ironia non era appropriata.

Sulla possibilità di chiedere scusa, si apre ancora di più: "Non ho problemi a chiedere scusa se ho suscitato sdegno". E qui arriva l'elemento nuovo: annuncia l'intenzione di scrivere una lettera direttamente a Valentina Pitzalis. Nel frattempo, minaccia di abbandonare i social. "Mi sa che mi cancello dai social", dice.

La storia di Pitzalis intanto continua il suo corso parallelo. La donna ha perso l'uso della mano sinistra, che rimane sfigurata, che da anni conduce battaglia solitaria contro la "vittimizzazione secondaria", in particolare le accuse lanciate dai familiari dell'ex marito.