Restrizioni per le donazioni di sangue per 31 province. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, stanzia un milione di euro per le attività di disinfestazione
Salgono a sei, dall'inizio dell'anno, le vittime per il virus West Nile in Italia. Dopo un decesso in Piemonte nei mesi scorsi, altri sei morti si sono registrati tra Lazio (tre) e Campania (tre). Un uomo di 74 anni è deceduto venerdì all'Ospedale del Mare di Napoli, ma la notizia si è appresa solo nelle ultime ore. L'uomo, nato a Pomigliano d'Arco, era stato trasferito d'urgenza in ospedale il 20 luglio per un'emorragia digestiva. Due giorni dopo sono comparsi la febbre e uno stato confusionale, un quadro clinico aggravato da un'insufficienza renale. Martedì un uomo di 86 anni, affetto da diverse patologie pregresse, è morto all'ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Era tra i primi contagiati nel territorio ed era in terapia intensiva.
Lunedì era morto un uomo di 80 anni originario di Maddaloni: era ricoverato all'ospedale di Caserta. L'anziano era affetto da gravi patologie pregresse. Nello stesso ospedale è ricoverato per West Nile anche un altro anziano, sempre di Maddaloni. Nel Lazio, invece, è morto un uomo di 77 anni ricoverato all'Istituto Spallanzani di Roma: era affetto da patologie croniche e aveva subito un trapianto cardiaco. Aveva soggiornato nell'ultimo periodo a Baia Domizia, in provincia di Caserta, dove sono stati confermati nei giorni scorsi altri casi dell'infezione
Un caso di Febbre del Nilo è stato accertato a Oristano. Si tratta di un uomo di 72 anni residente nel capoluogo, con patologie pregresse. Il paziente si trova ora all'ospedale San Martino. L'ufficio stampa dell'azienda ha sottolineato che è "in condizioni critiche", ma non ha voluto aggiungere altro mantenendo uno stretto riserbo sul caso.
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato lo stanziamento di un milione di euro "per fare le disinfestazioni dove i Comuni ancora sono inadempienti. Così - ha detto - nessuno avrà più alibi però ripeto: niente allarmismi, come ho già detto non è il Covid".
Sono 31 le province sottoposte a limitazioni delle donazioni per contrasto del virus West Nile: Bologna, Caserta, Cremona, Ferrara, Forlì-Cesena, Frosinone, l'Aquila, Latina, Lecce, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Modena, Napoli, Novara, Oristano, Padova, Parma, Pavia, Piacenza, Ravenna, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Torino, Treviso, Udine, Varese, Venezia, Verona. Per quanto riguarda i Paesi Ue: Grecia (unità periferiche dell'Attica Occidentale e del Pireo) e Romania (distretto di Sălaj). Per Stati Uniti e Canada la misura è in vigore tutto l'anno. Andranno effettuati Test NAT o in alternativa andrà praticata la sospensione temporanea per 28 giorni dei donatori di sangue e di emocomponenti che abbiano soggiornato anche solo per una notte nella stagione 2025 nei luoghi indicati.
Intanto, come attività di prevenzione al virus West Nile, il Comune di Fiumicino ha avviato una disinfestazione contro le zanzare, adottando il Larvicida Microbiologico in granuli specifico per il controllo delle larve, in piena conformità con la normativa vigente. Questa scelta rientra nell'impegno dell'amministrazione comunale per un approccio sostenibile e responsabile per ridurre al minimo l'impatto sull'ambiente.
La Commissione straordinaria del Comune di Caivano ha reso noto che l'Asl Napoli 2 nord ha messo a punto, insieme all'Ufficio Ambiente del Comune, degli interventi di disinfestazione in relazione all'emergenza del virus West Nile. Gli interventi avverranno in orario notturno, a partire dalle 23, l'1, il 4 e il 5 agosto prossimi e saranno effettuati da personale specializzato, con l'ausilio di automezzi e attrezzature idonee. I prodotti utilizzati, a basso impatto ambientale, sono registrati e autorizzati dal ministero della Salute.
Il virus West Nile "è responsabile di una malattia dalla sintomatologia lieve, salvo nelle persone molto anziane, immunodepresse e che hanno altri problemi. È questo il caso, molto probabilmente, delle persone che sono decedute. Ma quando ci sono i morti bisogna fare senza allarmismi una riflessione: c'è bisogno di serietà e responsabilità da parte di chi ha le professionalità giuste. Se è vero che la prevenzione va fatta soprattutto individualmente", proteggendosi dalle punture di zanzara, "c'è bisogno anche di azioni di sistema, portando avanti azioni larvicide in tempi utili. Il nostro bersaglio sono le zanzare, non il virus".
Lo ha detto Francesco Vaia, già direttore generale dell'Istituto Spallanzani di Roma e già direttore per la prevenzione del ministero della Salute, intervenuto alla trasmissione Morning News su Canale 5. A livello internazionale, "l'Italia non deve isolarsi", ha aggiunto l'esperto. "Le malattie infettive vanno prevenute soprattutto in un quadro di collaborazione internazionale in modo che i piani pandemici possano essere condivisi a livello mondiale - ha aggiunto Vaia -. In un mondo globalizzato ciò che succede nell'altro emisfero ci interessa: basta un viaggio in aereo o sulla nave perché questo virus possa essere trasferito in Italia".
"Per questo - conclude - bisogna che il nostro Paese, che in tempi non sospetti ha contrastato certe misure, provi a diventare protagonista. L'Italia potrebbe ospitare uno snodo dei centri per le malattie infettive europei in modo che questa possa essere una struttura di raccordo tra l'Africa e l'Europa, seguendo un approccio One Health".