LA SCHEDA

West Nile, il virus venuto dall'Uganda si trasmette con le punture di zanzara: non esiste né vaccino né cura specifica

I sintomi gravi riguardano circa l'1% dei casi: febbre alta, tremori e forte mal di testa. Ma la maggior parte delle persone non presenta alcun disturbo

24 Lug 2025 - 17:02
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Il virus West Nile (Wnv) appartiene alla famiglia dei Flaviviridae ed è stato isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda, nel distretto West Nile da cui ha preso il nome. Oggi è diffuso in Africa, Asia Occidentale, Europa, Australia e America. All'Istituto superiore di sanità spiegano che i serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, più frequentemente del tipo Culex: le punture di questi insetti sono il principale mezzo con cui West Nile si trasmette all'uomo.

West Nile e infezione

 Sono però documentati anche altri mezzi di infezione, seppur molto più rari, come trapianti di organi, trasfusioni di sangue e anche la trasmissione della malattia tra madre e feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette invece tramite il contatto con le persone infette. Il virus può infettare anche altri mammiferi oltre all'uomo, in particolare equini: è possibile però che interessi anche cani, gatti, conigli.

I sintomi

 La maggior parte delle persone infette non manifesta alcun sintomo. Tra i casi che sono invece sintomatici, circa il 20% presenta sintomi leggeri come mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, sfoghi cutanei. I sintomi più gravi si vedono in media in meno dell'1% delle persone infette (una su 150): tra questi ci sono febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore, convulsioni, e si può arrivare fino alla paralisi e al coma. Alcuni effetti neurologici possono essere permanenti. Nei casi più gravi, circa uno su mille, West Nile può causare un'encefalite letale. 

Come proteggersi

 Non esiste un vaccino per prevenire la febbre. Alcuni preparati sono allo studio, ma per il momento la prevenzione consiste soprattutto nel limitare al minimo l'esposizione alle punture delle zanzare. E' quindi consigliabile: proteggersi da questi insetti ed evitare che possano riprodursi facilmente usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe quando ci si trova all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto; utilizzare zanzariere alle finestre; svuotare spesso i vasi di fiori o altri contenitori con acqua stagnante; cambiare frequentemente l'acqua nelle ciotole per gli animali; tenere le piscinette per i bambini in posizione verticale quando non vengono utilizzate. 

Terapie e casi gravi

 Oltre al vaccino, non esiste neanche una terapia specifica per curare la febbre West Nile. Nella maggior parte dei casi i sintomi scompaiono da soli dopo qualche giorno, ma possono anche prolungarsi per alcune settimane. Nei casi più gravi è necessario il ricovero in ospedale: in questo caso, tra i trattamenti somministrati ci sono fluidi intravenosi e respirazione assistita. 

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