Tre episodi di abusi, il primo durante una vacanza in famiglia
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Si fidava di quell'uomo che da qualche tempo era il compagno della madre, ma lui ne ha approfittato per abusare di lei. E' la vicenda di cui é rimasta vittima una ragazza di 14 anni che ha trovato il coraggio di denunciare una serie di violenze subite da un cinquantaduenne, nato e residente a Calenzano, in provincia di Firenze. Sono stati i carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo di Crotone, supportati dai loro colleghi di Firenze, ad eseguire l'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dell'uomo, arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata e atti persecutori.
L'indagine condotta dai carabinieri, coordinata dalla Procura della Repubblica di Crotone, ha portato alla luce un quadro grave di abusi e vessazioni. La quattordicenne ha denunciato quanto le é accaduto a Firenze, ma l'indagine è stata condotta dalla Procura della Repubblica di Crotone, che ha chiesto e ottenuto dal gip l'emissione del provvedimento restrittivo, perché il primo episodio di violenza é avvenuto, secondo l'accusa, in un centro della provincia calabrese.
Secondo quanto denunciato dalla vittima, infatti, il primo abuso sarebbe avvenuto nell'agosto del 2024 durante una vacanza trascorsa dalla ragazza insieme ai genitori in provincia di Crotone. Gli abusi sarebbero poi proseguiti anche in Toscana, con altri due episodi a Calenzano nello scorso mese di maggio. Oltre alle violenze sessuali, all'uomo vengono contestati reiterati atti persecutori ai danni della stessa minore commessi tra il 2024 e lo scorso mese di settembre.
Fondamentale per l'esito dell'inchiesta sono stati gli accertamenti tecnici effettuati dagli specialisti dell'Arma di Crotone sui dispositivi elettronici dell'indagato. L'analisi del telefono cellulare del 52enne ha permesso, infatti, di recuperare una serie di messaggi ritenuti dall'accusa inequivocabili. Nelle chat esaminate dai militari sono state rinvenute, in particolare, foto e conversazioni esplicite che l'uomo intratteneva con la minore, materiale che ha fornito un riscontro oggettivo alle testimonianze raccolte. Le prove digitali hanno permesso di delineare un comportamento sistematico di manipolazione e abuso di potere da parte del 52enne ai danni della vittima, approfittando del legame di convivenza con la madre. Le indagini dei carabinieri proseguono per accertare se vi siano stati altri episodi di violenza ai danni della ragazza che non sono ancora emersi.