svolta nelle indagini

Villa Pamphili, madre e figlia erano cittadine americane: killer in fuga

Identificato anche il presunto assassino, anche lui americano, scappato all'estero e che non sarebbe il padre della piccola

13 Giu 2025 - 13:19

Svolta nelle indagini del caso di Villa Pamphili a Roma. La donna trovata morta sabato nel parco romano assieme alla figlia di appena sei mesi, secondo Il Messaggero, è stata identificata: è americana, così come l'uomo che potrebbe averle uccise a distanza di giorni e che non è però il padre della piccola. In una segnalazione arrivata a un programma tv, uno spettatore riferiva di aver assistito a una lite violenta tra un uomo e una donna non lontano da Villa Pamphili. Sono intervenuti gli agenti che hanno provveduto a identificare le due persone. Il presunto killer, in fuga all'estero, è ricercato con l'accusa di duplice omicidio aggravato.

Le cause della morte

  Secondo l'autopsia madre e figlia sarebbero morte a distanza di almeno quattro giorni. La bimba, prima di morire, era stata picchiata ma avrebbe perso la vita per un soffocamento. La piccola aveva lo stomaco vuoto, probabilmente è stata a digiuno per diverso tempo. Questo particolare è stato confermato dalla totale assenza di "poltiglia gastrica" nello stomaco e nell'intestino.

Villa Pamphili, i tatuaggi della donna trovata morta

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© Tgcom24
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Anche la madre (alta circa un metro e 60, di carnagione chiara e dai capelli biondi, secondo le descrizioni) potrebbe essere stata soffocata visto che il corpo non aveva segni di ferite né da arma da fuoco né da coltelli. Gli esami tossicologici hanno escluso l'assunzione di droghe, e - sempre secondo Il Messaggero - gli inquirenti aspettano i risultati delle analisi sui veleni.

Gli inquirenti hanno lavorato su alcuni reperti rinvenuti a poca distanza dal luogo del ritrovamento, tra cui anche i resti di una tenda, simile a quelle che vengono date dalle associazioni che si occupano dei senza fissa dimora. La donna potrebbe avere partorito all'estero e raggiunto l'Italia, forse a bordo di bus, recentemente. 

Gli investigatori hanno quindi ricostruito gli ultimi giorni di vita della donna. Nella settimana precedente al ritrovamento utilizzavano i tavoli del mercato San Silverio, nella zona di San Pietro, per mangiare e i bagni per lavarsi. "Il volto era sempre nascosto dal cappellino, gli occhiali da sole e una barba. Era molto alto, robusto e aveva un atteggiamento minaccioso. Li ho sentiti parlare solo una volta e parlavano in inglese tra di loro", avrebbe riferito un commerciante. Un clochard ha ricordato: "Quell'uomo era un violento. Un mese fa ha aggredito un bambino che stava giocando e lo aveva disturbato". 

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