I cardinali elettori si isolano dal mondo esterno nella Cappella Sistina, seguendo un regime di clausura che include anche precise norme alimentari: l'obiettivo è garantire concentrazione e salute
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Il menù quotidiano - La giornata alimentare è scandita da tre pasti principali. La colazione è leggera, con tè o caffè, pane e marmellata. Il pranzo è più sostanzioso, comprendendo un primo piatto (come pasta o riso con sughi semplici), un secondo di carne bianca o pesce al forno, contorni di verdure grigliate o insalata e frutta fresca. La cena è frugale, simile alla colazione, per favorire un riposo rigenerante. L'acqua è sempre presente, mentre il vino è servito con moderazione e su richiesta.
Gli alimenti vietati - Alcuni cibi sono vietati durante il Conclave per motivi di sicurezza e tradizione. Ad esempio, i ravioli e il pollo intero sono stati storicamente proibiti perché potevano nascondere messaggi segreti. Anche gli asparagi sono evitati a causa del loro effetto sull'odore dell'urina, considerato inappropriato in un ambiente con bagni condivisi. Banditi anche superalcolici e preparazioni elaborate.
I dolci consentiti come eccezione - Se il Conclave si protrae fino alla domenica, è tradizione concedere ai cardinali un dolce da forno e un bicchiere di vino. Questa concessione rappresenta un momento di sollievo e convivialità. Inoltre, circolano leggende su cardinali che, in passato, avrebbero tentato di introdurre superalcolici di nascosto, come il cognac, nonostante i divieti.