L'unica sopravvissuta

Strage sull'A4 per l'anziano contromano, Silvia si risveglia dal coma: "Ricordo tutto"

L'unica sopravvissuta dell'incidente del 27 luglio 2025 sulla A4 Milano–Torino è cosciente e racconta ogni dettaglio dello schianto. Ancora gravissima, resta ricoverata al Niguarda di Milano

30 Lug 2025 - 12:44
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Silvia Moramarco, 37 anni, è l'unica sopravvissuta della tragedia avvenuta il 27 luglio sull'autostrada A4 Torino‑Milano, in direzione Novara Est–Marcallo Mesero. La donna, residente a Trento, è ricoverata in terapia intensiva all'ospedale Niguarda di Milano. Dopo giorni in coma farmacologico, si è risvegliata e ha cominciato a parlare. Ha dichiarato di ricordare tutto dello schianto che ha ucciso suo marito Valerio e due amici, noti artigiani che collaboravano con la Mattel per delle Barbie in edizione speciale. I familiari di Silvia hanno riferito che la donna ha iniziato a collaborare con i medici, rispondendo a semplici domande. La sua memoria dell'impatto è precisa, lucida. Resta sotto osservazione per fratture multiple al torace e agli arti.

Quadro clinico ancora critico ma ricorda tutto

 Silvia è stata sedata per quasi 48 ore a causa delle gravissime ferite riportate nello scontro. Il suo quadro clinico resta critico ma stabile. La donna ha riferito al personale medico e ad amici stretti di ricordare perfettamente lo schianto: il contromano improvviso, la velocità, l'impatto. Un'amica ha confermato: "Silvia sa tutto". La paziente, ancora intubata, ha mostrato segni di miglioramento e ha riconosciuto i familiari al suo capezzale. Nell'incidente hanno perso la vita tre persone: Valerio Amodio Giurni, 38 anni, marito di Silvia, bancario originario di Potenza; Mario Paglino, 52 anni, e Gianni Grossi, 55, compagni di vita e creativi della maison artigianale "Magia2000", specializzata in Barbie da collezione. I tre viaggiavano a bordo di una Peugeot 3008 diretta verso Milano per un evento espositivo. La loro auto è stata colpita frontalmente dall'anziano alla guida di una Peugeot 207 che procedeva contromano.

Il funerale del marito di Silvia

 La salma di Valerio Amodio Giurni, 38 anni originario di Tito (Potenza), era stata inizialmente trasferita all’obitorio di Legnano per le procedure di rito. Poi la procura ha dato il via libera alle esequie che sono previste giovedì 31 luglio alle ore 10:30 nel suo paese natale, Tito, in provincia di Potenza. In precedenza, nella serata del giorno precedente, è stato organizzato un momento di preghiera in memoria della vittima nella chiesa della Madonna del Bosco a Novara. I colleghi del Banco BPM, dove lavorava da dieci anni nel settore monitoraggio e sviluppo operations, hanno espresso cordoglio e preparato un necrologio in suo onore.

Quattro morti sull'A4, auto contromano in corsia di sorpasso

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La dinamica dell'incidente

 L'incidente è avvenuto poco dopo le 11:00. Egidio Ceriani, 81 anni, residente a Magenta, ha imboccato contromano l'autostrada A4 dalla rampa di Arluno. Ha percorso oltre 7 chilometri nella corsia di sorpasso, a velocità sostenuta, fino a impattare frontalmente con l'auto delle vittime. Gli investigatori hanno acquisito i filmati delle telecamere e confermano che non ci sarebbe stata intenzionalità nel gesto. L'uomo potrebbe essersi confuso, scambiando la rampa per un accesso secondario. Era da solo a bordo della sua auto ed è morto sul colpo.

Ipotesi stanchezza e mancanza di sistemi anti‑contromano

 Amici e parenti di Ceriani riferiscono che l'uomo non dormiva da due notti e che avrebbe acquistato sonniferi nei giorni precedenti. L'ipotesi più accreditata è un colpo di sonno o una disorientazione dovuta alla stanchezza. In quel tratto della A4, pur essendo attivi dispositivi anti-contromano in altri segmenti, non erano presenti barriere luminose o sistemi di allarme per segnalare l'ingresso errato. Questo ha impedito ai soccorsi di intervenire in tempo utile. La procura di Milano ha aperto un'indagine e disposto l'autopsia sul corpo del conducente. Si indaga sulla possibilità che l'uomo fosse sotto l'effetto di farmaci.

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