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Migranti, naufragio a Selinunte: almeno cinque vittime

A bordo della barca c'erano circa 60 persone tra uomini, donne e bambini. In 35 sono stati fermati sul posto

Cinque cadaveri di migranti sono stati trovati sulla spiaggia di Marinella di Selinunte, a Castelvetrano (Trapani), dove si è spiaggiata un'imbarcazione utilizzata per la traversata del Mediterraneo.

La conferma è arrivata dalla Guardia Costiera. I corpi sarebbero arrivati sulla spiaggia trasportati dalle correnti. Nello specchio d'acqua antistante il luogo del ritrovamento sono in corso le ricerche con i mezzi della Guardia Costiera e Guardia di Finanza. A terra vi sono 35 migranti che sono stati fermati mentre tentavano di allontanarsi.

 

Il racconto di un superstite

 "Stamattina mi ha chiamato il custode avvertendomi che c'era un migrante tunisino che piangeva, sono arrivato e mi ha riferito quanto era successo", ha detto all'agenzia di stampa Ansa Giuseppe Rizzuto, gestore di un ristorante sul mare. L'uomo ha raccolto la testimonianza del giovane sullo sbarco di stamattina a Marinella di Selinunte. Il ragazzo ha percorso quasi 2 km a piedi per raggiungere il locale. "In lacrime mi ha raccontato che sono partiti tre giorni fa dalla Tunisia e a bordo c'erano almeno 60 persone, inclusi donne e ragazzi, ma prima di raggiungere la costa la barca si sarebbe quasi capovolta facendo cadere alcuni migranti in mare", ha aggiunto Rizzuto. Il superstite gli ha descritto altri momenti tragici del naufragio: "Quelli caduti in acqua hanno cercato di aiutarsi tra di loro. Non appena lui ha toccato terra si è girato verso il mare vedendo 15 corpi galleggiare". Il ragazzo è stato poi recuperato dai carabinieri. 

 

 

Molti in stato di fermo

 Mentre continuano le ricerche in mare e a terra dopo il naufragio, sono stati fermati 23 dei migranti a Menfi e altri 12 a Castelvetrano. I vigili del fuoco hanno verificato che all'interno dell'imbarcazione tunisina non ci fossero altri morti. Hanno poi portato via sei bidoni di nafta e una bombola del gas. Anche gli agenti della polizia scientifica sono saliti a bordo per recuperare il timone. Con il supporto dei pompieri nella cabina di comando, lo hanno tranciato e lo hanno posto sotto sequestro per i rilievi, alla ricerca di eventuali impronte digitali di chi conduceva la barca.

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