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I migranti in Italia negli ultimi 30 anni hanno rappresentato un fenomeno in continua evoluzione, con un numero sempre crescente di persone che hanno deciso di lasciare il proprio paese d'origine alla ricerca di una vita migliore in Europa. La situazione attuale è caratterizzata da un flusso di migranti che proviene principalmente dai paesi africani e mediorientali, ma anche dall'Asia e dall'America Latina. Nel corso degli ultimi 30 anni, i migranti in Italia hanno dovuto affrontare numerose sfide, tra cui la difficoltà di integrarsi nella società italiana, la mancanza di opportunità lavorative e l'indifferenza e il razzismo degli abitanti del paese. Nonostante queste difficoltà, molti migranti hanno trovato il modo di adattarsi alla vita in Italia e di diventare parte integrante della società. Il primo grande flusso di migranti in Italia si è verificato negli anni '90, quando molti cittadini di paesi del Nord Africa e del Medio Oriente hanno deciso di emigrare in Europa alla ricerca di opportunità lavorative e di una vita migliore. In quel periodo, molti migranti hanno trovato lavoro nelle fabbriche e nei campi, ma anche nei servizi e nell'edilizia. Nel corso degli anni 2000, il flusso di migranti in Italia ha continuato a crescere, con un numero sempre maggiore di persone che hanno deciso di lasciare i propri paesi d'origine a causa della guerra, della povertà e della mancanza di opportunità lavorative. In questo periodo, molti migranti hanno deciso di stabilirsi in Italia perché il paese offriva loro maggiori possibilità di trovare lavoro e di integrarsi nella società. Negli ultimi anni, il flusso di migranti in Italia ha continuato a crescere, con un numero sempre maggiore di persone che hanno deciso di lasciare i propri paesi d'origine a causa della crisi economica e della guerra. In questo periodo, molti migranti hanno deciso di stabilirsi in Italia perché il paese offriva loro maggiori possibilità di trovare lavoro e di integrarsi nella società.