Dopo che il gup di Ragusa ha deciso il rinvio a giudizio del capo missione Luca Casarini
di Fabio NuccioFavoreggiamento dell'immigrazione clandestina aggravato dal trarne profitto. Rischia di affondare in tribunale la nave umanitaria Mare Jonio, dopo che il gup di Ragusa ha deciso il rinvio a giudizio del capo missione Luca Casarini, l'ex disobbediente fondatore di Mediterranea saving humans, e con lui di tutto l'equipaggio, dell'armatore e del rappresentante legale, per aver favorito - questa la tesi dell'accusa - l'ingresso illegale di 27 migranti e di avere incassato 127mila euro dalla petroliera danese Maersk Etienne, per averli presi a bordo della Mare Jonio. L'indagine scattò nel settembre del 2020, quando i 27 migranti sbarcarono a Pozzallo, in Sicilia. Dalle indagini della procura emerse una fitta negoziazione fatta dalla Mare Jonio con la motonave danese per potere prendere i migranti a bordo. All'inizio furono chiesti 270mila euro poi scesi a 127mila.