Gli stranieri sono stati tratti in salvo da un peschereccio tunisino e poi portati sull'isola da una motovedetta della Guardia costiera. Ci sarebbero sei dispersi
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Nel Mediterraneo si registra l'ennesimo naufragio di migranti. Un barcone con a bordo un centinaio di persone è affondato a 45 miglia da Lampedusa. Il cadavere di una donna sui 30 anni è stato sbarcato al molo Favarolo, mentre 87 compagni di traversata sono stati tratti in salvo da un peschereccio tunisino e poi portati sull'isola da una motovedetta della guardia costiera. Secondo i naufraghi, ci sarebbero ancora sei dispersi.
L'operazione è scattata alle 2 di notte del 30 giugno, quando alla sala operativa della capitaneria di porto è arrivata la segnalazione effettuata dall'equipaggio del peschereccio. I pescatori tunisini hanno salvato, issandole a bordo, 87 persone originarie di Camerun, Costa d'Avorio, Guinea, Guinea Konakry, Mali, Senegal e Sudan.
Molti degli 87 sopravvissuti al naufragio hanno parlato di cinque, forse sei dispersi. Fra i migranti trasferiti all'hotspot di contrada Imbriacola ci sono 23 donne e 10 minorenni. Hanno detto di essere partiti nella notte da La Louza, in Tunisia, con un barcone di metallo di circa 12 metri, pagando da mille a 2mila dinari a testa (circa 585 euro).