L'amministrazione ha dato attuazione alla legge regionale varando una modifica al regolamento di polizia mortuaria: "Un gesto di rispetto per un legame autentico e profondo, spesso più stabile di tante relazioni umane"
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A Cirié, nel Torinese, sarà possibile essere sepolti insieme alle ceneri dei propri cani o gatti. Il Comune, che conta 20mila abitanti, è il primo in Piemonte ad attuare quanto previsto dalla legge regionale entrata in vigore nel 2024, che permette di custodire nel loculo o nella celletta del proprietario anche le ceneri del proprio animale da compagnia. Sulla lapide, però, non ci deve essere alcuna epigrafe che menzioni il quattrozampe: l'unica concessione è una fotografia del defunto in compagnia del suo "amico" terreno.
Per permettere la tumulazione congiunta, l'amministrazione comunale ha approvato una modifica al regolamento di polizia mortuaria nell'ultima seduta del Consiglio comunale su proposta dell'assessore ai servizi demografici e cimiteriali, Fabrizio Fossati. "Vogliamo offrire questa possibilità a chi considera il proprio animale parte integrante della famiglia. Un gesto di rispetto per un legame autentico e profondo, spesso più stabile di tante relazioni umane", ha detto Fossati. "Siamo il primo Comune piemontese ad adottare la norma sulla tumulazione degli animali da compagnia", aggiunge Fossati, "almeno secondo quanto ci hanno comunicato gli uffici", ha sottolineato. Ovviamente, per poter tumulare con sé il proprio cane o gatto sarà necessario che l'animale sia morto prima del padrone e che quest'ultimo sia in possesso delle spoglie. Il Comune ha dimostrato una particolare sensibilità al tema degli animali: cinque anni fa, il regolamento comunale di polizia mortuaria aveva già subìto una modifica per consentire l'ingresso dei visitatori accompagnati dai propri animali domestici all'interno del cimitero.
La procedura, come accennato, prevede alcuni vincoli: la sepoltura è consentita soltanto nei loculi o nelle cellette, non nei campi comuni; l'animale dovrà essere cremato presso un impianto autorizzato e le sue ceneri conservate in un'urna da tumulare solo dopo la morte del proprietario. Non solo: il nome del cane o del gatto di famiglia non dovrà comparire sulle lapidi. Ci potrà, invece, essere la foto del defunto in compagnia del quattrozampe. Come spiega Il Messaggero, la tumulazione è possibile, previa cremazione e in urna separata, su richiesta o per volontà del defunto o dei suoi eredi.
Il servizio, prevede la legge regionale, deve essere svolto nel rispetto della normativa igienico-sanitaria. Secondo la definizione contenuta nella norma regionale, per "animale da compagnia" si intende qualsiasi essere vivente custodito per affetto, non per scopi produttivi: dai cani ai gatti, fino a quelli impiegati nella pet therapy, nel supporto alla disabilità o in contesti pubblicitari. Compresi nella definizione anche conigli, roditori, acquatici ornamentali, uccelli.
Ad aprire la strada alla tumulazione col proprio animale è stata Liguria, che già nel 2020 aveva autorizzato a sepoltura congiunta di animali e padroni. Da gennaio 2025 è possibile anche a Milano; stessa cosa, in Toscana, da fine luglio 2025. Ora, a fare da apripista in Piemonte, Cirié.