nel quartiere borghesiana

Roma, cinque minori intossicati da cloro in piscina: grave bimbo di 9 anni, rischia danni neurologici

È accaduto in un circolo privato nel quartiere Borghesiana. L'allarme lanciato da un ragazzino: "Mamma, l'acqua sta diventando gialla". Quattro bambini sono fratelli

03 Giu 2025 - 22:21

Doveva essere una giornata di svago in piscina, ma per cinque bambini ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Lunedì mattina nella piscina di un circolo privato nel quartiere Borghesiana a Roma si è verificata una fuoriuscita di cloro che ha intossicato i cinque ragazzini. Un bambino di 9 anni è ricoverato in gravi condizioni, nel reparto di Terapia intensiva al Policlinico Umberto I di Roma. Non sarebbe in pericolo di vita, ma non risponde alla terapia farmacologica e rischierebbe danni neurologici non reversibili, causati dall'esposizione prolungata al cloro fuoriuscito dalle "bocchette" dell'acqua. La procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo con l'ipotesi di reato di lesioni gravissime. Disposto il sequestro della piscina con conseguente analisi dell'acqua.

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I bambini intossicati in piscina a Roma

 I bambini si sono sentiti male dopo un bagno nella piscina di un centro sportivo di via Capanna Murata. Oltre al piccolo ricoverato in gravi condizioni, l'Ares 118ha portato in ospedale altri tre bambini (di 5, 7 e 11 anni) e una bambina di 7 anni per irritazioni cutanee e difficoltà respiratorie. Due di loro sono stati dimessi dal Pronto soccorso, mentre altri due sono stati ricoverati in reparto. Quattro dei cinque bambini rimasti intossicati in totale sono fratelli.

L'allarme lanciato da un bambino: "Mamma, l'acqua è gialla"

 Secondo gli inquirenti, intorno alle 10 i bimbi stavano facendo il bagno nella piscina quando uno avrebbe detto a sua madre: "L'acqua sta diventando gialla".

I medici del Sima: "In Italia aumentano le intossicazioni in piscina"

 I prodotti chimici normalmente utilizzati per la disinfezione delle acque delle piscine - come ad esempio ipoclorito di sodio e di calcio, acido solforico, acido tricloroisocianurico - "sono classificati come pericolosi perché in gran parte corrosivi". Lo ha spiegato il presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), Alessandro Miani, definendo l'episodio della piscina nella zona della Borghesiana "solo l'ultimo episodio di una lunga serie che solleva crescenti preoccupazioni sul tema della sicurezza nelle piscine italiane".

Gli effetti dell'inalazione di cloro gassoso

 Miani, mettendo in guardia sull'uso dei prodotti chimici impiegati per la disinfezione delle acque, ha poi aggiunto: "Nel caso in cui ipocloriti e cloroisocianurati vengano a contatto con i correttori di acidità (acido solforico, cloridrico, ecc.), possono liberare cloro gassoso, gas tossico per inalazione responsabile di intossicazioni acute anche molto gravi. In pochi sanno che sostanze molto diffuse come cloro e ammoniaca causano nell'uomo gravi ustioni a naso, gola, occhi, trachea e grandi vie aeree anche solo dopo pochi minuti dall'esposizione, e provocano spesso tosse ed emissione di sangue con l'espettorato, oltre a conati di vomito e difficoltà respiratorie". L'intossicazione cronica da cloro, inoltre, può portare a problemi quali "congiuntiviti, bronchiti croniche, disturbi neuropsichici, insufficienza renale. In caso di esposizione prolungata e massiccia si può arrivare a complicanze più gravi, come lesione delle vie aeree e infezioni polmonari". Miani ha ricordato infine che, "i soggetti più a rischio sono i lavoratori addetti alla produzione di insetticidi, disinfettanti, metallurgia, e quelli che operano nel campo della potabilizzazione delle acque".

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