un nuovo appello

Roma, "bimba deve andare in una casa famiglia": il condominio di Monteverde continua la sua battaglia per evitarlo

Erano riusciti già una prima volta a prorogare il provvedimento, ma ora la piccola rischia di nuovo il trasferimento. Alla tutrice: "Stella non ha colpe, lasciatela continuare a vivere nella sua casa e tra i suoi affetti". Il tribunale si esprimerà il 18 luglio sulla richiesta delle autorità

14 Lug 2025 - 13:32
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"Gente pericolosa? Siamo un condominio di persone normali. E a differenza sua, tutrice, siamo le persone che vedono tutti i giorni Stella". I vicini di casa della "bambina di Monteverde", a Roma, prendono carta e penna e scrivono alla tutrice. Il 18 luglio il tribunale ordinario di Roma dovrà esprimersi sull'uso della forza, richiesto da lei, per portare in una casa famiglia la bambina di 5 anni, con malattia di Fabry, e toglierla alla madre dopo una perizia di Ctu che ritiene la donna "ostativa", ossia ostacolerebbe i rapporti tra la piccola e l'altro genitore. Ma, secondo i condomini, c'è un motivo: la tutrice non avrebbe "mai tenuto conto delle denunce penali" al padre, sotto processo per lesioni aggravate e indagato poi per stalking e maltrattamenti sulla minore, "e di quello che Stella (nome di fantasia, ndr) ha visto e vissuto". Mentre la mamma di Stella è seguita da un centro antiviolenza dal 2020.

"Siamo un condominio di persone normali, non soggetti pericolosi"

 "Ci hanno descritto come gente pericolosa che crea disordini, attaccando anche la madre e questa comunità civile", scrive il condominio di Monteverde, un complesso dove vive un'ottantina di persone. "Siamo un condominio di persone normali, professionisti, pensionati, non certo un branco di soggetti pericolosi, siamo le persone che vedono tutti i giorni Stella, cara tutrice, non come lei che l'ha incontrata 3-4 volte in 5 anni", dicono condomine e condomini che, sin dal primo tentativo di "prelievo forzato", ad aprile, sono scesi per strada per dire "no": come ricordato da un'interrogazione parlamentare della scorsa settimana in Senato di Filippo Sensi, allora la bimba si era legata con lo scotch al tavolo per non essere portata via.

Bimba schiaffeggiata dal padre, la tutrice non ascolta

 "Perché la tutrice di Stella non ha ascoltato la bimba che ripete di essere stata schiaffeggiata, perché non ha considerato il disegno terrificante che ha fatto?", scrivono. "Invece di portare via Stella, perché non si assumono misure per aiutare, se mai fosse possibile, il padre che ha bisogno di imparare a fare il padre?". "Inorridisce" la richiesta dell'intervento delle forze dell'ordine per portare via la bambina e la descrizione della casa-famiglia come un posto "dove si va in bicicletta": "Non fateci perdere ogni fiducia nella giustizia. Stella non ha colpe, lasciatela continuare a vivere nella sua casa e tra i suoi affetti. Tra i suoi affetti ci siamo e ci saremo sempre anche noi tutti".

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