Il caso

Da Gaza a Firenze, neonata salvata al Meyer: aveva un tumore "eccezionale"

La piccola durante l'intervento ha perso quasi 3 chili. Il dottor Ciardini: "Aveva un teratoma sacro-coccigeo: ha un'incidenza di un caso su 40/50mila nati"

21 Ott 2025 - 20:45
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Una neonata arrivata da Gaza è stata salvata all'ospedale Meyer di Firenze: aveva un tumore molto raro e di dimensioni eccezionali. La piccola, nata prematura alla 33esima settimana, è approdata in Italia con appena dieci giorni di vita nell'ambito di un programma di assistenza umanitaria promosso dal governo. La neonata palestinese ha ricevuto un intervento in cui i medici le hanno asportato una neoformazione di circa due chili: l'insolito tumore era un teratoma sacro-coccigeo (si sviluppa alla base della colonna vertebrale durante lo sviluppo fetale). 

L'operazione

 L'intervento a cui è stata sottoposta la neonata è durato circa due ore e mezza. L'équipe di chirurghi, guidati in sala dal dottor Enrico Ciardini, hanno asportato all'infante una massa posizionata alla base della colonna vertebrale: "Per farsi un'idea delle dimensioni basta pensare che prima dell'intervento la piccola pesava 4.300 grammi, subito dopo 1.500. Si tratta di un tumore raro, che ha un'incidenza di un caso su 40/50mila nati, e ancor più raro data l'eccezionalità delle dimensioni della massa neoplastica, che pesava quasi tre volte la piccola", ha spiegato Ciardini. "Da qui l'importanza di un intervento altamente specializzato e tempestivo, che restituisse alla bambina la possibilità di avere una buona qualità di vita". 

Migliorano le condizioni

 La piccola è arrivata in Italia, insieme alla famiglia, nella notte tra il 29 e il 30 settembre nell'ambito di un programma umanitario coordinato dalla Cross (Centrare Remota Operazioni Soccorso Sanitario) e dalla Prefettura di Firenze. Oltre alla neonata, il personale sanitario del Meyer si è preso cura dei parenti: sono stati accolti in una delle strutture dell'ospedale e affiancati da mediatori linguistici. La bambina palestinese è arrivata in condizioni cliniche gravi ed è stata operata non appena possibile. Adesso sta guadagnando progressivamente peso e sta meglio. "La ferita post-operatoria, data la dimensione del tumore, era inevitabilmente importante, ma sta migliorando giorno dopo giorno. Ci vorrà del tempo, ma non escludo che per la bambina possa andare tutto bene, e possa anche tornare a casa in futuro", ha spiegato Marco Moroni, responsabile della terapia intensiva del Meyer. 

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