Il progetto a cui hanno aderito 35 università prevede 150 borse di studio. Tajani: "L'obiettivo è quello di formare la loro futura classe dirigente"
È arrivato all'Aquila il primo alunno palestinese nell'ambito del programma nazionale di accoglienza di una quarantina di ricercatori provenienti da Gaza. Il giovane ha affrontato un viaggio di 21 ore in autobus fino ad Amman (capitale della Giordania) e successivamente è salito sul volo di Stato che lo ha portato a Roma. L'Università degli Studi dell'Aquila lo ospiterà nella propria foresteria e lo accompagnerà in un percorso di integrazione. La borsa di studio che l'ateneo gli ha concesso gli darà la possibilità di proseguire la formazione e di costruire il proprio futuro nella città.
Questa iniziativa rientra in un progetto più ampio. L'arrivo dello studente fa parte del programma "Iupals - Italian Universities for Palestinian Students", promosso dalla Conferenza dei Rettori (Crui) e realizzato in collaborazione con il ministero degli Esteri, il ministero dell'Università e della Ricerca e il consolato generale d'Italia a Gerusalemme. Il progetto prevede complessivamente 150 borse di studio suddivise in 35 università italiane. Il giovane che studierà all'Aquila è uno dei 39 tra studenti e ricercatori palestinesi che hanno lasciato la loro terra grazie all'iniziativa europea dei corridoi universitari.
"L'Italia è stata la prima ad avviare un corridoio riservato agli universitari con l'obiettivo di formare la futura classe dirigente palestinese", ha detto con soddisfazione il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nella tarda serata di mercoledì due aerei provenienti da Amman hanno raggiunto l'Italia: uno a Ciampino e l'altro a Milano Linate. A bordo c'erano 70 palestinesi evacuati da Gaza: in parte studenti che verranno accolti nelle università italiane e un gruppo pronto a ricongiungersi con i familiari. "È previsto che un altro centinaio di universitari possa giungere in Italia. Siamo uno tra i primi Paesi al mondo nell’accoglienza dei rifugiati da Gaza. Sono gesti di solidarietà, frutto di tanta diplomazia e tanto lavoro sottotraccia", ha sottolineato Tajani.