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Due filmati diffusi sui social mostrano il giovane accorrere per aiutare gli amici dopo il terribile schianto in viale Fulvio Testi
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Per l'incidente avvenuto domenica all'alba in viale Fulvio Testi, a Milano, dove ha perso la vita il 19enne Pietro Silva Orrego, sono stati iscritti per l'ipotesi di omicidio stradale sia il 23enne che era alla guida del Suv, sia il 32enne conducente dell'altra vettura, una Opel Corsa. Mentre due video comparsi sui social e ora al vaglio degli inquirenti mostrano il 20enne, inizialmente ritenuto alla guida della Mercedes G Brabus, Suv da oltre 700 cavalli, arrivato sul luogo dello schianto per soccorrere gli amici. Dunque non era al volante così come sembrava in un primo momento e come indicato dai primi passanti che erano accorsi sul luogo della tragedia.
Le immagini, insieme alla mancanza di ferite compatibili con l'impatto, sembrano dunque "scagionare" il giovane, che aveva dichiarato di essere giunto sul posto solo dopo l'incidente.
I filmati, girati da passanti e diffusi sui social poche ore dopo l'impatto, mostrano il giovane correre verso il Suv spezzato in due. Nelle immagini si sente gridare "ci sono i miei amici che stanno morendo" - ricostruisce Il Corriere della Sera - mentre tenta di aprire le portiere e di sfondare un finestrino, perdendo una scarpa ritrovata poi tra i rottami. Queste scene hanno convinto gli inquirenti a rivedere la prima ipotesi che lo indicava come conducente del veicolo di lusso, noleggiato da una società specializzata. Le riprese, ora al vaglio della Procura, vengono confrontate con i rilievi eseguiti sul posto per chiarire tempi e movimenti di tutte le persone coinvolte.
Il giovane, che vive a pochi chilometri dal luogo dell'incidente, è stato subito ascoltato dagli agenti della polizia locale. Un passante lo aveva indicato come il conducente del Suv, ma lui aveva spiegato di essere arrivato dopo, sostenendo inizialmente di aver preso un tram, circostanza poi smentita dalle verifiche. L'esito positivo dell'alcol test aveva alimentato i sospetti, spingendo gli inquirenti a valutare con attenzione ogni dettaglio. Ora però la nuova prova video e l'assenza di ferite portano a escludere la sua presenza a bordo durante lo scontro. Gli investigatori stanno comunque ricostruendo le ore precedenti all'impatto per capire se il 20enne abbia trascorso la serata con gli amici e se sia sceso dal Suv poco prima della tragedia.
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Secondo le prime risultanze, al volante del potente Mercedes G Brabus, un veicolo da oltre 700 cavalli e dal valore di circa mezzo milione di euro, c'era con ogni probabilità il 23enne Enrico R., che aveva preso a noleggio l'auto da una società specializzata. Il giovane ha dichiarato agli agenti di essere stato lui alla guida al momento dell'incidente ed è stato sottoposto ad alcol test in pronto soccorso, in attesa degli esiti definitivi. Il 23enne, dalle prime analisi, è risultato positivo ad alcol e droga ma gli esami dovranno essere confermati da ulteriori accertamenti specifici. A bordo con lui c'erano il 19enne Pietro Silva Orrego, deceduto nello schianto, e una 30enne, S.T., rimasta gravemente ferita. La donna è stata ricoverata d'urgenza e sottoposta a un intervento chirurgico; al momento sarebbe fuori pericolo, ma la prognosi rimane riservata.
Nell'impatto è rimasta coinvolta anche una Opel Corsa guidata da L.C., 32 anni, originario di Napoli, trasportato in ospedale in codice giallo. L'uomo è risultato positivo al pre-test per le droghe.
Secondo la Procura, il Suv e l'altra vettura procedevano a velocità sostenuta. Lo scontro è avvenuto all'incrocio con viale Esperia, alla periferia nord di Milano, dove è presente una sola telecamera pubblica che, al momento, non avrebbe ripreso il momento esatto dell'impatto. Gli investigatori valutano diverse ipotesi, tra cui una precedenza non rispettata, un semaforo bruciato o una manovra azzardata. Entrambi i veicoli si sono accartocciati e hanno preso fuoco, mentre la Mercedes si è addirittura spezzata in due. Il Suv, secondo i primi accertamenti, risulterebbe già coinvolto in un altro grave incidente avvenuto circa un anno fa. Informazioni utili potrebbero arrivare anche dall'analisi del Gps installato a bordo, chiamato a fornire dati su velocità e traiettoria nei secondi che hanno preceduto la tragedia.