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Istat: 12.500 nati in meno in Italia nel 2021

Il numero medio di figli delle donne di cittadinanza italiana nel 2020 è stato pari a 1,17, il più basso di sempre

Istat: 12.500 nati in meno in Italia nel 2021

Nei primi 9 mesi dell'anno le nascite sono 12.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020, un calo quasi doppio rispetto a quanto osservato tra gennaio e settembre 2019.

Lo rileva l'Istat segnalando che "tale forte diminuzione è da mettere in relazione al dispiegarsi degli effetti negativi innescati dall'epidemia da Covid-19, che nel solo mese di gennaio 2021 ha fatto registrare il maggiore calo di sempre (quasi 5mila nati in meno, -13,6%)".

 

Prosegue dunque quest'anno la tendenza negativa del 2020, quando i nati furono 404.892, 15mila in meno rispetto al 2019.

 

Per le donne italiane mai cosi pochi figli

Il numero medio di figli delle donne di cittadinanza italiana nel 2020 è stato pari a 1,17. Si tratta del numero più basso di sempre. Dal 2008 le nascite sono diminuite di 171.767 unità (-29,8%). Il calo è attribuibile per la quasi totalità alle nascite da coppie di genitori entrambi italiani (316.547 nel 2020, oltre 163mila in meno rispetto al 2008). Dal 2012 al 2020 sono diminuiti anche i nati con almeno un genitore straniero (quasi 19mila in meno) che, con 88.345 unità, costituiscono il 21,8% del totale dei nati, oltre 4mila in meno solo nell'ultimo anno.

 

Calo delle nascite in Italia, lʼimpatto del Covid

 

Pesa la pandemia - Nel Nord-Ovest, più colpito dalla pandemia durante la prima ondata, a dicembre il calo tocca il 15,4%. Il clima di incertezza e le restrizioni relative al lockdown sembrano dunque aver influenzato la scelta di rinviare il concepimento. A gennaio 2021 si rileva la massima riduzione di nati a livello nazionale (13,6%), con picco nel Sud (-15,3%) che prosegue, più contenuta, anche a febbraio (-4,9%).

 

L'aumento dei nati osservato a marzo 2021, forse riconducibile all'impressione di superamento dell'emergenza, porta a una lieve inversione di tendenza con un aumento dei nati rispetto allo stesso mese dell'anno precedente (+4,5%). Si tratta dei nati concepiti durante la fase di transizione tra le due ondate epidemiche del 2020. L'andamento dei nati rimane debolmente positivo nel mese di aprile (+1%) per poi crollare soprattutto nei mesi di giugno (-5,9%) e luglio (-5,8%).

 

I nati di cittadinanza straniera, già in calo del 3,7% tra gennaio e ottobre 2020, accentuano progressivamente il loro trend di decrescita rispetto agli italiani. A novembre e dicembre 2020 diminuiscono dell'11,5% contro il -9,2% dei nati italiani, ma il differenziale si amplia a gennaio 2021 (-24,4% contro -11,7%) e ancora di più a febbraio (-17,3% contro -2,7%). Il leggero recupero della natalità registrato a marzo e ad aprile 2021 riguarda infatti esclusivamente i nati italiani (rispettivamente +7,0% e +2,5%).

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