In Campania un uomo è caduto mentre lavorava a una ristrutturazione, nel Vicentino l'infortunio in uno stabilimento metalmeccanico e in provincia di Frosinone la terza vittima, folgorata da una scarica elettrica
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Tre operai sono morti in tre diverse Regioni d'Italia in altrettanti infortuni sul lavoro. Altre tre vittime che si aggiungono alla lunga lista di morti bianche. Uno, un operaio esperto, in una fabbrica del Vicentino è stato risucchiato da un macchinario in movimento, l'altro, a Frattamaggiore (Napoli) è caduto da un'impalcatura, il terzo è rimasto folgorato da una scarica elettrica in Ciociaria. La scia di sangue è già fin troppo lunga: secondo i dati dell'Inail, nel primo trimestre del 2024 sono stati denunciati all'Inps 205 morti, l'8,37% in più rispetto all'anno precedente.
Il primo incidente della giornata si è verificato alle 7 del mattino in un'azienda di Brendola (Vicenza), dove un 58enne del capoluogo veneto, Raffaele Galano, avrebbe perso l'equilibrio, forse per un malore, e sarebbe caduto vicino a un macchinario che lo ha ucciso: un braccio sarebbe finito dentro l'apparecchio e l'operaio sarebbe quindi stato afferrato dall'ingranaggio del macchinario, che non gli ha dato scampo. Il 58enne è stato soccorso dai colleghi, che hanno attivato tutte le procedure di emergenza e i medici del 118 hanno tentato inutilmente di rianimarlo.
A Frattamaggiore (Napoli) la vittima è un operaio edile morto per una caduta mentre lavorava alla ristrutturazione della facciata di un edificio, in un cortile privato. Subito soccorso, l'uomo è morto in ospedale.
Infine, a San Nicandro Garganico (Foggia) un operaio di 47 anni è morto in una ditta di manutenzioni, ucciso da una scarica elettrica che lo ha folgorato, a Paliano, ultime comune a nord della provincia di Frosinone, al confine con la provincia di Roma. L'operaio stava lavorando in un impianto fotovoltaico dove era in corso la sostituzione e la manutenzione di alcuni pannelli: inutili i soccorsi del 118.