A Linate il volo con Adam e i pazienti evacuati da Gaza
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Il bambino ha perso tutti i fratellini e il padre sotto i bombardamenti duranti i raid israeliani
Trasportato con un volo umanitario, il piccolo Adam, e con lui altri 5 bambini, è atterrato a Milano con la madre, la dottoressa Alaa al-Najjar che era al lavoro al Nasser Medical Center quando i caccia di Tel Aviv hanno sganciato le bombe sulla sua casa. Adam ha perso tutti i fratellini e il padre, uccisi a Gaza da un raid israeliano. A curare le fratture ai suoi arti ci penseranno i medici dell'ospedale Niguarda. Ad accoglierli, nel capoluogo lombardo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha chiesto la ripresa delle operazioni di accoglienza di malati palestinesi nel nostro Paese. La madre di Adam: "Grazie mille, non ho parole. È un piacere enorme essere qui in Italia". Tajani: "Benvenuta, siamo contenti di averti qui".
Dei sei atterrati a Milano, tre saranno operati in Lombardia, e tre in Piemonte. Una dodicenne in gravissime condizioni andrà al Giovanni XXIII di Bergamo
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Le evacuazioni sanitarie finora hanno permesso di ricoverare presso strutture in Italia 133 bambini di Gaza. Operazioni rese possibili anche grazie al ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha reso disponibili gli assetti delle Forze Armate per organizzare i trasferimenti. Da un anno a questa parte, sono arrivati in Italia dalla Striscia in 300, tra pazienti e accompagnatori: a seconda delle ferite e dei traumi riportati da ognuno, spiega la Protezione Civile, si è proceduto a inviare i pazienti negli ospedali di riferimento per quel tipo di patologia specifica.
Quella che porta in Italia Adam, hanno spiegato la Farnesina e il ministero della Difesa, è la più importante operazione di evacuazione sanitaria finora sostenuta: coinvolge minori feriti e malati per un totale di tre voli che porteranno 17 pazienti e 53 loro familiari accompagnatori, 70 persone in tutto. L'uscita da Gaza è stata resa possibile grazie a un intenso lavoro diplomatico, che ha visto impegnate l'Ambasciata d'Italia a Tel Aviv e il Consolato Generale a Gerusalemme e i funzionari della Presidenza del Consiglio.
Ecco le strutture ospedaliere che hanno dato la loro disponibilità: il Regina Margherita di Torino, gli ospedali Niguarda e Policlinico di Milano, l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, le Aziende ospedaliere universitarie di Padova e Verona, il Meyer di Firenze, l'ospedale pediatrico Apuano di Massa, l'ospedale Maggiore di Bologna, il Policlinico di Modena, gli ospedali Gemelli e Bambino Gesù di Roma. Questa operazione rientra nel più ampio impegno del governo italiano a sostegno della popolazione di Gaza, con l'invio di aiuti umanitari, cibo e assistenza. L'Italia, secondo fonti ministeriali, si conferma il quarto Paese al mondo - il primo fra quelli occidentali - ad aver organizzato l'evacuazione e il trasferimento in ospedali specializzati di pazienti provenienti dalla Striscia.