Speciale Il delitto di Garlasco
Dopo le sue dichiarazioni in tv

Garlasco, Sempio revoca il mandato a Lovati | Da "i miei clienti ignoranti capre" a "Gerry la rana": la frasi shock che hanno portato al licenziamento

Nei prossimi giorni, il 37enne indagato comunicherà il nome del sostituto

14 Ott 2025 - 13:07
 © IPA

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Andrea Sempio ha deciso di revocare il mandato al suo legale Massimo Lovati, dopo giorni di riflessione e polemiche che hanno travolto il difensore nelle ultime settimane. Il 37enne, indagato per l'omicidio di Chiara Poggi, ha comunicato la scelta nella giornata di martedì, spiegando di aver "preso tempo" per valutare la situazione seguita alle dichiarazioni del suo avvocato in varie trasmissioni televisive. Le esternazioni di Lovati - tra frasi offensive verso la famiglia del cliente e riferimenti ironici o volgari emersi nel corso di "un'intervista" con Fabrizio Corona - hanno scatenato una reazione durissima da parte dell'opinione pubblica e delle istituzioni forensi. L'Ordine degli avvocati di Pavia ha infatti segnalato il legale al Consiglio distrettuale di disciplina di Milano per verificare eventuali violazioni deontologiche.

La decisione di Sempio e il nuovo assetto difensivo

 Secondo quanto riferito da fonti vicine alla difesa, la decisione è maturata dopo un incontro pacifico tra Sempio e i suoi legali. In un video trasmesso da Quarto Grado, il 37enne aveva spiegato di volersi prendere qualche giorno "per riflettere" sull'opportunità di mantenere Lovati nel team difensivo. Dopo la valutazione, la scelta è arrivata: "Andrea Sempio ha revocato il mandato all'avvocato Massimo Lovati", ha confermato alle agenzie di stampa. Nel frattempo, resta nel collegio difensivo l'avvocata Angela Taccia, che sarà affiancata nei prossimi giorni da un nuovo professionista, il cui nome verrà comunicato ufficialmente. 

Le frasi di Lovati che hanno scatenato la bufera

 A innescare la crisi è stata una serie di dichiarazioni televisive di Massimo Lovati, protagonista di un crescendo mediatico iniziato con la partecipazione alla trasmissione Falsissimo di Fabrizio Corona. In quell'occasione, il legale aveva usato toni ironici e offensivi nei confronti dei propri assistiti, definendo i membri della famiglia Sempio "ignoranti come capre". Successivamente, ospite di Dentro la notizia su Canale 5, aveva rivendicato il suo modo di fare come una "strategia difensiva", sostenendo che "a volte offendere i propri clienti serve a smuovere i giudici".
Le affermazioni hanno destato scalpore e indignazione, cui si sono aggiunte ulteriori frasi pronunciate nel video diffuso da Corona, dove Lovati – visibilmente provato – scherzava sul soprannome "Gerry la Rana" e su altri episodi di natura personale. "Mi ha tradito, non so cosa ho detto a furia di bere", ha poi tentato di giustificarsi. In risposta, la Procura di Pavia ha smentito categoricamente alcune delle sue ricostruzioni, definendole "destituite di ogni fondamento".

Le conseguenze disciplinari e giudiziarie per l'avvocato

 La vicenda ha avuto un seguito anche sul piano disciplinare e penale. L'Ordine degli avvocati di Pavia ha deliberato il 6 ottobre la segnalazione del caso al Consiglio distrettuale di disciplina di Milano, sottolineando "la necessità di verificare eventuali violazioni dei doveri di dignità e decoro propri della professione forense". Parallelamente, Massimo Lovati risulta indagato a Milano per diffamazione aggravata in seguito a una querela presentata dallo studio legale Giarda, che aveva difeso Alberto Stasi nel processo per il delitto di Garlasco.
Lovati ha nominato come difensore di fiducia l'avvocato Fabrizio Gallo e ha chiesto di essere interrogato dal pubblico ministero Fabio De Pasquale per chiarire la sua posizione. In alcune interviste, il legale ha sostenuto di essere stato "vittima di un fraintendimento mediatico" e di aver espresso concetti "in modo teatrale". In altri passaggi, ha anche chiesto scusa alle famiglie eventualmente offese, precisando di non aver mai voluto "mancare di rispetto alle vittime o alla memoria dei loro cari".

Le reazioni e il contesto del caso Garlasco

 La revoca del mandato avviene mentre la nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, resta aperta presso la Procura di Pavia. Sempio, dopo due precedenti archiviazioni, è attualmente indagato per concorso in omicidio. Il caso, tornato di attualità dopo la riapertura delle indagini su richiesta della difesa di Alberto Stasi, continua a generare grande attenzione mediatica.

Il procuratore capo Fabio Napoleone ha ricordato che le affermazioni di Lovati relative ai magistrati titolari del fascicolo "sono prive di riscontri", precisando che l'assegnazione al procuratore aggiunto Stefano Civardi è avvenuta solo dopo la riapertura formale dell'inchiesta, nel febbraio 2024. In attesa di nuovi sviluppi, la posizione di Sempio resta quella di indagato, assistito ora da un nuovo team legale che dovrà affrontare una delle fasi più delicate del procedimento.