L'ex sacerdote racconta l'addio alla Chiesa, la relazione con una donna che lavora nel sociale e il rapporto ormai distante con la Diocesi di Padova
Un tempo don Luca, oggi semplicemente Luca Favarin, l'ex sacerdote che si era fatto conoscere per l'impegno nei diritti civili, nell'accoglienza dei migranti e nei progetti di reinserimento dei detenuti, a tre anni dall'addio al ministero racconta a Il Gazzettino la sua metamorfosi personale e spirituale e la sua nuova vita. "Per quanto sia la mia prima storia d'amore, non ho vent'anni. Sono profondamente innamorato. Altro che cottarella: voglio un figlio".
A rivoluzionare la sua quotidianità è stato un sentimento inatteso. Favarin racconta senza giri di parole di essersi innamorato per la prima volta di una donna: "Ho una relazione da un po’. È una donna magnifica, più giovane di me, che lavora nel sociale - dichiara - Ci conoscevamo da tempo, poi il sociale ci ha uniti e fatti innamorare". Pur mantenendo riservatezza sull'identità della compagna, l'ex sacerdote rivendica la scelta di vivere la relazione alla luce del sole: "Ho deciso di non nascondermi. Le malelingue parleranno, ma io sono sereno. La mia vita l'ho rivoltata secondo i miei desideri e le mie necessità".
La compagna, all'inizio, ha dovuto affrontare qualche incertezza legata alla notorietà dell'ex sacerdote più che al suo passato ecclesiastico. Ma con il tempo tutto è diventato naturale: "Pensavo che dopo l’addio avrei preso pomodori e uova in faccia, e invece è successo il contrario. Anche ora la gente non si scandalizza: è più intelligente di quanto si pensi". Luca Favarin non nasconde nemmeno le sue posizioni sulla genitorialità, anche se sa che possono essere considerate in contrasto con l'ortodossia cattolica: "Sono in pace con me stesso. Ci sono tanti modi per diventare padre e non escludo nulla".
Il legame con Dio resta, anche se il rapporto con l'istituzione ecclesiastica è ormai distante: "Sono molto critico sull'impianto, ma l'amore per Dio rimane intatto - aggiunge - A parte due preti anziani, nessuno mi ha cercato. Nel loro mondo sono visto come un mezzosangue". Eppure Favarin non ha rinunciato alla pratica religiosa: "Vado a messa ogni domenica, al Santo, con la mia fidanzata".