A VERDUNO

Ragazzo disperso nel fiume Tanaro (Cuneo), arrestato un amico: "Lo ha gettato in acqua"

Il 15enne si trova ora ai domiciliari, in una comunità, per omicidio volontario con dolo eventuale. Secondo gli inquirenti, "vantava un credito di 50 euro con la vittima". L'accusato nega tutto

10 Ago 2025 - 14:13
 © Vigili del Fuoco

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Svolta nell'inchiesta sulla morte di Abdou Ngom, 13 anni ancora da compiere, andato disperso quattro mesi fa nel fiume Tanaro, a Verduno (Cuneo). Secondo gli inquirenti, il giovane non stava facendo un bagno con tre amici, ma è stato gettato in acqua da uno di loro, un 15enne, ora accusato di omicidio volontario con dolo eventuale e agli arresti domiciliari in una comunità.

Il debito da 50 euro - Come riporta Repubblica e il Corriere di Torino, nell'incidente probatorio di fronte agli inquirenti - in cui i tre amici stati sentiti separatamente - è emerso che il 15enne arrestato, di origine magrebina, vantava un credito di 50 euro nei confronti di Abdou, e per questo era stato inizialmente accusato di violenza privata. Gli altri due amici, poi, hanno aggiunto: "Abdou diceva che non sapeva nuotare, eppure l'altro lo ha preso e lo ha buttato in acqua". Il 15enne, assistito dagli avvocati Giuseppe Vitello e Piermario Morra, nega però questa ricostruzione. L'accusa di omicidio volontario con dolo eventuale è stata formalizzata dalla Procura dei minori di Torino.

Cosa era successo - L'episodio era accaduto a Verduno (Cuneo) il 22 aprile 2025. I quattro amici, tutti residenti a Bra (Cuneo) e figli di migranti, si erano recati Verduno, tra le colline e i vigneti di Langa, dove il Tanaro - sesto fiume per lunghezza d'Italia e secondo del Piemonte - scorre poco prima di arrivare ad Alba e dirigersi poi verso la confluenza con il Po, in provincia di Alessandria. È un tratto fluviale noto per la particolarità della "Spiaggia dei cristalli" di gesso, spesso frequentata nella bella stagione. Quel giorno era soleggiato, ma il fiume era ingrossato e torbido per il maltempo dei giorni precedenti. Le ricerche di Abdou sono state sospese dopo una settimana. La Procura aveva quindi disposto il sequestro dei telefonini dei tre minori e le indagini erano state affidate ai carabinieri di Bra. Dopo che l'amico era scomparso nel Tanaro, secondo quanto emerso dalle indagini gli altri tre si erano sentiti per confrontarsi sul comportamento da tenere nel caso in cui i militari li avessero convocati.

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